Per il Wanna Play di oggi ho deciso di proporvi un titolo che potrebbe far storcere il muso agli amanti del brivido e dell’esplorazione. Sto parlando di “Papers, please“, un puzzle game rilasciato per la prima volta su PC nell’agosto 2013, che è molto di più della semplice perquisizione corporea con un body scanner, con cui recentemente il suo autore Lucas Pope ha dovuto fare i conti per evitare problemi di censura da parte di Apple per la sua trasposizione su iPad. Al contrario, “Papers, please” è un vero e proprio calderone in cui ribolle un tema d’attualità bollente, con il quale la nostra Penisola deve fare i conti giorno dopo giorno. Mi riferisco all’immigrazione, regolare o clandestina, che in questo particolare gioco è affrontata in modo egregio e che in VR potrebbe restituire emozioni davvero uniche.
Provate anche solo per un attimo a immaginare i vantaggi di cui si potrebbe beneficiare dal calarsi nei panni del protagonista di questo videogioco attraverso la realtà virtuale. Questi vantaggi non solo ci aiuterebbero a raggiungere l’obiettivo prefissato da Pope, ma ci consentirebbero anche di capire il dramma che quotidianamente vivono centinaia di immigrati, costretti a cercare rifugio in Paesi diversi da quelli natii. Difatti, attraverso la VR saremmo chiamati a svolgere in prima persona il lavoro dell’ispettore di frontiera che deve decidere a chi concedere il permesso di soggiorno in Arstotzka, un immaginario Paese controllato da un rigido regime comunista. Nei suoi panni, potremmo guardare negli occhi gli extracomunitari che si presenteranno al nostro ufficio immigrazione e leggervi dentro la miseria della vita passata e il desiderio di rifarsene una nuova all’insegna dell’onestà e del rispetto reciproco, oppure scovarvi la volontà di seminare crimine ed illegalità nella nuova dimora. In tal caso, potremmo ricorrere al già citato body scanner e a molti altri strumenti per dimostrare quanto siano fondati i nostri sospetti, ed evitare così di pagare multe salatissime per aver fatto entrare ad Arstotzka pericolosi delinquenti.
Ad oggi è prevista la conversione del titolo, già vincitore del premio come Migliore Simulazione dell’Anno ai BAFTA 2014, per PS Vita. Tuttavia, lo stesso Pope ha dichiarato di non potersi sbilanciare circa una data di rilascio orientativa poiché, a differenza della versione per iPad per la quale non ha avuto bisogno di coinvolgere altri suoi colleghi, per portare “Papers, please” sulla console portatile di Sony gli occorrerebbe l’aiuto di altri sviluppatori che al momento non ha ancora contattato.
E chissà che nel frattempo non decida anche di chiamarne altri con esperienza in VR…