Il Telegraph parla di empatia virtuale

Oculus Rift riscuote ogni giorno di più nuovi successi, nonché attenzione da parte della stampa generalista. L’ultimo esempio è un recente articolo del Telegraph, noto quotidiano londinese, che ha dedicato un articolo dedicato a come le persone anziano vivono il loro rapporto con la realtà virtuale. Il giornalista, Monty Munford, porta l’esempio di una nonna del suo amico, che ha 101 annni porta ogni notte la radio con sé, per essere confortata da altre voci nel caso durante la notte le succedesse qualcosa.

“Per una donna della sua età, un approccio così analogico alla fine della sua vita è comprensibile, chi appartiene alla mezza età potrebbe preferire probabilmente portarsi un laptop o un cellulare, ma le persone più giovani sceglieranno sicuramente un dispositivo per la realtà virtuale”. Il giornalista prosegue poi raccontando l’aneddoto di Roberta Firstenberg, nonna malata terminale e in stato di immobilità. Grazie all’aiuto di sua figlia, un’artista videoludica, Roberta ha potuto visitare, prima di morire, la campagna che tanto amava. 

L’articolo del Telegraph apre quegli scenari futuristici, ma concretamente tangibili, di cui è solito parlare Palmer Luckey, l’inventore di Oculus Rift. “Il lavoro dell’autore di Generazione X, Douglas Coupland, illustra come la tecnologia possa aiutare coloro che sono afflitti da un trauma fisico. Mentre le idee di Coupland sembravano utopiche nel 1990, l’esperienza della signora Firstenberg sarà probabilmente replicata milioni di volte grazie ai progressi della realtà virtuale.

L’idea di ospizi, o anche di “Centri per l’Eutanasia, che offrono visori VR ai loro pazienti, assieme a medicine in grado di provocare sollievo, può sembrare fantasiosa nel 2014, ma potrebbe diventare mainstream in un paio di anni.” Le applicazioni immaginate dal giornalista per la realtà virtuale non si limitano al campo terapeutico: “La capacità di essere portati in altre parti del mondo, per sentire cosa si prova realmente a essere colpiti dall’Ebola o a trovare copertura dal fuoco in Siria, sarà un’esperienza molto potente e che condurrà a una comprensione maggiore”. 

L’articolo si chiude con una dichiarazione di Rewind FX, una compagnia inglese che si sta muovendo nel campo della realtà virtuale in collaborazione con alcuni dei brand più importanti in questo settore. “La realtà virtuale può essere usata per offrire esperienze empatiche positive, permettendo alle persone disabili di trascendere le loro disabilità e visitare posti irraggiungibili, riguadagnando la loro libertà di movimento, come con la nostra London Rift Experience.

Può anche essere un potente strumento per la comprensione, fornendo alle persone un livello di immersione senza pari nel mondo di qualcuno altro. Recenti video virali, come 10 hours of walking in NYC (video di una giovane donna che, mentre camminava per New York, veniva molestata verbalmente da decine di uomini ndR), potrebbe avere molto più impatto se il pubblico fosse realmente in grado di entrare nei panni di qualcuno attraverso un’esperienza VR,” ha dichiarato Solomon Rogers, Fondatore e Managing Director di Rewind FM.

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