All’inizio di quest’anno lo sviluppatore indie Coatsink Software, famoso per i titoli Shu e Chip, ha rivelato che sta adesso lavorando al suo primo gioco per VR, Esper, destinato sia a Oculus Rift sia al Samsung Gear VR. Il team di sviluppo ha scritto riguardo le evoluzioni del gioco nella sezione Q&A del suo sito ufficiale, rivelando che una delle maggiori sfide è capire se un titolo può sfruttare questa nuova tecnologia:
“Ci siamo chiesti se valeva davvero la pena aggiungere un supporto VR all’RPG. É anche interessante notare come la VR non aggiunge altro lavoro al team. É il team che deve riuscire a creare un mondo coinvolgente credibile. La VR prende solo il lavoro che è stato fatto e lo amplifica.”
Il confronto tra il mondo VR e lo sviluppo dei videogiochi standard è costruttivo. Coatsink Software sottolinea come le caratteristiche tipiche di un classico videogame non si adattino bene alla VR. Le interfacce tradizionali o anche un semplice mirino, non sfruttano appieno le possibilità offerte da Oculus Rift:
“Mi piacerebbe incoraggiare gli sviluppatori ad avanzare prima usando i punti di forza della realtà virtuale. La VR non sarà per ogni gioco, e un gioco non diventa automaticamente migliore solo perché ha un supporto VR, ma sarebbe corretto incoraggiare gli sviluppatori almeno a tentare di sviluppare un supporto. Ho certamente imparato che la realtà virtuale fuonziona bene con più generi di quanti se ne fossero inizialmente ipotizzati.
Esper è un puzzle-game in prima persona in cui i giocatori sono sottoposti a una serie di test attitudinali che mirano a sviluppare la telecinesi all’interno del soggetto. L’intero videogioco si svolge all’interno di una stanza, con una serie di enigmi sempre più difficili da risolvere.