Oggi vi proponiamo un’intervista a Neil Schneider, una delle figure chiave per quanto riguarda il grande ritorno della realtà virtuale.
Ci dica il suo nome.
Neil Schneider
Qual è il suo impiego attuale?
Sono il Direttore Esecutivo di Immersive Technology Alliance e Founder di Meant to be Seen.
Per cosa è maggiormente noto?
Ho costruito la community che poi ha fatto da catalizzatore per la creazione di Oculus Rift.
Cosa c’è sulla sua scrivania in questo momento?
Un gran disordine: montagne di carta, il mio Bender da collezione, un Oculus Rift DK2, la mia telecamera 3D, parti di un Novint Falcon, Darth Vader in versione Mr. Potato Head, scontrini, moduli…insomma, cosa manca sulla mia scrivania?!?
Quale è stata la sua prima esperienza VR?
La mia prima VERA esperienza virtuale è stata una demo in cui dovevo camminare in un villaggio medievale nei panni di Mr. Potato…No, aspetta, c’era anche una cosa molto sci-fi senza nome…È tutto molto confuso devo dire.
Ha mai provato malessere da simulazione?
No, mai.
Quanto tempo riesce a stare nella realtà virtuale senza interrompere la sessione?
Un intero pomeriggio più la prima parte della serata…poi mi ha interrotto mia moglie.
Quale è stata l’esperienza più strana che ha avuto con la VR?
Non è tanto la VR a essere strana. Il modo in cui il 3D stereoscopico appare su Oculus è differente da come appare al cinema o sui monitor del PC. È qualcosa che ha a che fare con le lenti, ma c’è voluto un sacco di tempo per capire cosa non andava.
Quale è stata invece l’esperienza più divertente provata con la VR?Â
Non è capitata proprio a me personalmente visto che riguarda mia moglie. Quando ha provato il DK 1 per la prima volta ha esclamato: “Oh! Quest cosa mi fa star male!” Poi, subito dopo esserselo tolto ha detto: “Posso provarlo di nuovo?”
Ha in mente una data di uscita per il tuo progetto?
Vireio Perception, i driver open source per VR, vengono rilasciati costantemente. Il nostro progetto più vasto però, al momento è la conferenza Immersed. Si tratta del più importante evento dell’East Coast dedicato alla tecnologia.
Quale è stata la più grande sorpresa che ha avuto da quando ha cominciato a lavorare con la  VR?
Sono sorpreso dalla volontà della community di affidarsi completamente, anche in modo ostinato, a brand specifici per quanto riguarda il sostentamento dei loro affari. È vero, sono umoni d’affari dopotutto, ma è ancora troppo presto per manovre del genere. Di sicuro ci sono marchi con delle belle idee, e senza dubbio ce ne saranno anche di più in futuro. Tuttavia, essendo in giro dal 2007, MTBS sarebbe morta tempo fa se avessimo limitato le nostre aspirazioni o relazioni a un singolo prodotto o a una singola compagnia. Non è possibile sopravvivere in questo modo, mi creda.
Se potesse scegliere un gioco della sua infanzia per ricrearlo e renderlo compatibile la VR, quale sceglierebbe?
Leisure Suit Larry.
Oltre ai giochi, quali altri applicazioni vede per la VR?
Applicazioni per la comunicazione. Oppure cose differenti, come dare alle persone che non possono camminare la possibilità di fare skydiving. Grandi cose insomma.
Quale consiglio darebbe a chi si vuole avvicinare allo sviluppo per la VR?
Pensate in grande e non siate dipendenti da nessuno. Almeno in queste fasi iniziali provate a focalizzarvi su cose di nicchia che possono realizzarsi in breve tempo. Pensate in modo creativo, anche per trovare le risorse di cui avete bisogno, è così che MTBS va avanti ogni giorno.
Quale è il suo film legato alla virtuale preferito?
Direi The Matrix.
Cosa crede che ci sarà nel futuro della VR fra dieci anni?
Tutto il clamore e il romanticismo attorno alla VR sarà finito, per fortuna! Rimarrà soltanto un business e dei contenuti solidi ed esperienze che proviamo tutti i giorni nella nostra quotidianità . Avremo degli standard di settore, avremo prodotti professionali dedicati, e giornalisti non di parte. L’industria sarà immensa e diversificata, questo è ciò che penso.
Oltre alla VR, cosa fa per rilassarsi?
Io e mia moglie siamo appassionati di The Walking Dead. È l’unica cosa che guardo in TV ormai. Ma la cosa ancora più rilassante è riuscire a mettere finalmente a letto nostro figlio di tre anni!
Al momento quale è la sua esperienza VR preferita che non ha sviluppato lei personalmente?
La demo del Crescent Bay era spettacolare. In particolare mi è piaciuta la sequenza di guerracon le macchine che volavano sopra la testa. Fantastico! Voglio vederne di più di cose del genere…se mia moglie me lo consentirà .
Ci dica cosa ne pensa della VR in sei parole o meno.
Nutro un entusiasmo indescrivibile.