H. R. Giger rivive nell’inquietante Scorn

Chiunque abbia visto Alien almeno una volta o abbia avuto il piacere di giocare a Dark Seed non può che ricordare la bellezza dei lavori di Hans Rudolf Giger, grandissimo artista dei nostri tempi. Le sue opere hanno lasciato sicuramente un segno nell’immaginario collettivo, entrando di prepotenza nella nostra cultura pop.

A pochi mesi di distanza dalla sua morte, avvenuta il 12 maggio di quest’anno, nasce su Kickstarter un progetto interessante che non fa altro che ricordarci quanto fossero incredibilmente ispiratrici le sue opere. Il progetto in questione si chiama Scorn, horror in prima persona dalle atmosfere disturbanti e, passatemi il termine, “malate”: non vuole essere una critica, tutt’altro.

Scorn 3

Non starò qui a dilungarmi sull’idea di avere un horror in prima persona, di questi giochi ultimamente ne escono come i funghi, probabilmente in virtù della nuova linfa di cui potrebbero godere se giocato con un visore per la VR, ma non è questo il punto. Scorn è un titolo che preferisce prendere la strada scomoda, quella del gioco non legato a una trama vera e propria che sceglie di lasciare al giocatore l’interpretazione di ciò che accade attorno a lui, mettendolo nei panni di un personaggio-guscio dal background non definito.

Scorn

Il rischio di questo genere di prodotti è duplice. Il primo è quello di essere tacciati di “lavarsi le mani” della narrazione e di tutto ciò che ci ruota attorno. Il secondo è quello di risultare completamente indifferenti al giocatore che ci si avvicina con l’aspettativa di avere tra le mani un titolo più tradizionale, e visto che tutto (o quasi) si gioca sull’emotività è più difficile che mai prevedere le reazioni di chi vi si avvicina, ma è un rischio che sicuramente gli sviluppatori hanno messo nel conto.

Scorn 2

Se il prodotto finale avrà la qualità che viene presentata già nel trailer non posso che essere fiduciosa nei suoi confronti, e a quel punto non potrei far altro che sperare che venga raggiunto il traguardo richiesto per portare questo prodotto anche su Oculus Rift. Già, sembra un prodotto pensato appositamente per la realtà virtuale come se ne sono già visti tanti, ma a quanto pare non è così, il supporto al visore verrà implementato solo nel caso del raggiungimento del relativo traguardo con la campagna Kickstarter.

Personalmente nutro molta fiducia in questo progetto, artisticamente è incredibilmente valido, e anche se non dovesse raggiungere i nostri headset rimarrebbe comunque un fantastico omaggio a un uomo che, a quanto pare, continua a ispirare moltissimi artisti e designer.

 

 

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