La realtà aumentata ha aperto una nuova frontiera?

Se la vita reale vi sembra frenetica, sappiate che quella del web viaggia davvero alla velocità della luce. La tecnologia ha sempre fatto il suo corso passando dalle rivoluzioni industriali fino allo sbarco dell’uomo sulla Luna, ma non è mai stata così veloce fino a quando non è nato il Web. Su Internet si è creata una nuova linea temporale che scorre più velocemente, che rende vecchio quello che fino a qualche mese fa era nuovo. Grazie al Web il progresso tecnologico ha subito un’enorme accelerata in ambiti che fino a 10 anni fa erano totalmente impensabili.

Il mio primo portatile lo comprai esattamente 10 anni fa: era un Sony, di alta fascia, con un processore Pentium 4 HT e 512 MB di Ram. All’epoca era un piccolo mostro “portatile”. Oggi quello stesso portatile viene considerato preistorico, non più adatto alle esigenze anche dei meno esigenti e un buon portatile non è un buon portatile se non ha almeno, come minimo, 8 GB di Ram, meglio 16 GB. Tutto questo nel giro di un decennio.

Non sono solo cambiate le macchine in termine di potenza, ma anche in termine di tecnologia. Nel 2004 nessuno pensava al touchscreen, era una cosa elitaria per Palm e device simili: nemmeno 3 anni dopo Apple presentava l’iPhone e da allora il botto. Oggi abbiamo dispositivi indossabili touch come gli smartwatch, dei tablet così potenti da poter sostituire sia un computer che una tavoletta grafica fino ad occhiali indossabili come i Google Glass che ci indicano la strada o ci permettono di fare altre mirabolanti cose comodamente con la nostra voce.

Ma, nonostante queste nuove tecnologie, nessuna ha ancora “smontato” la più classica delle postazioni: il Personal Computer. Tutti utilizziamo un mouse, una tastiera e… uno schermo. Fin dal primo PC con schermo adibito al pubblico (vedasi Apple I) abbiamo avuto questa configurazione. Certo, ci sono state importanti innovazioni a livello tecnologico e di hardware ma la configurazione è rimasta sempre quella. Con Oculus Rift però assistiamo ad evoluzione in questo senso.

Per la prima volta infatti abbiamo un dispositivo che sostituisce lo schermo e ci proietta in maniera più immersiva nel mondo virtuale (e fin qui, nulla che non sappiate), ma è ciò che sta accadendo attorno alla realtà virtuale quello che sorprende. Dopo aver creato un mondo virtuale e un visore per ammirare questo mondo, sempre più ingegneri e sviluppatori si sta mobilitando per rendere “virtuale” anche i movimenti del corpo: ne è un esempio lo STEM System di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.

Ci troviamo davanti ad una svolta, forse epocale quanto l’Apple I e l’iPhone: Oculus Rift (e la realtà aumentata in generale) ha le carte per smontare il Personal Computer per come lo conosciamo noi

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