Non è sicuramente il primo video che circola in rete riguardante Striker VR, un sistema di input che simula un fucile da combattimento e persino il suo effetto di contraccolpo, caratteristica prima d’ora esclusiva di un’arma vera, anche se, fino ad oggi, la forza che esprime la simulazione rispecchia solo il 5% di quella richiesta negli addestramenti militari. Insieme al fucile, Striker VR ha anche sviluppato una pistola che simula altrettanto bene i medesimi movimenti e li trasferisce istantaneamente all’interno del gioco, riproducendo anche lo slittamento del carrello di una classica arma semi-automatica, dedicato all’espulsione ed al caricamento dei bossoli.
Quello che entusiasma di più in questo senso è che i giocatori potrebbero realmente migliorare le proprie abilità di utilizzo dell’arma nel corso del gioco, aumentando passo dopo passo la difficoltà di uso dell’arma stessa. Le attenzioni di Striker VR si rivolgono prima di tutto al settore militare, ma la compagnia spera di abbassare i costi di produzione fino ad un prezzo che varia tra i quaranta e gli ottanta euro per consentirne l’uso domestico, anche se molte persone sembrerebbero interessate all’acquisto della finta arma anche a costi maggiori.
Detto questo, lo stesso Palmer Luckey, durante l’Oculus Connect, sembra essersi divertito parecchio nel testare il sitema, per cui vi mostriamo il relativo video pubblicato da poche ore.
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Dice Kyle Monti, Chief Science Officer, di Striker VR ideatore del sistema di input che simula l’arma:
I membri delle forze speciali o servizi segreti sicuramente noteranno la differenza, ma tra un po’ saremo vicini a creare una simulazione abbastanza utile per aiutare le reclute ad imparare ad usare un’arma
Il design della pistola Striker VR, invece, è stato ispirato alla M6 Magnum di Halo.
E, a seguire, un video dimostrativo anche per essa.
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Io personalmente, fremo dalla voglia di avere a casa il mio Crescent Bay e un’arma come Striker VR per aprire il fuoco nel mio “corridoio di guerra”.