Gear VR è un sistema chiuso, Oculus controllerà il flusso di giochi

max cohen

Gear VR è un dispositivo di realtà virtuale portatile che rappresenta il risultato fra la partnership di Samsung e Oculus VR. È un gran pezzo di tecnologia, ed è anche una nuova idea nel mondo del gaming. È una console che fa affidamento su due differenti tecnologie per “funzionare”.

Devi avere un Galaxy Note 4 e devi avere anche un visore che abbia un touchpad e dei sensori esterni per poter usare il telefono come un dispositivo per la realtà virtuale. Gear VR è davvero il risultato di quello che accade quando questi due pezzi sono messi insieme. Nessun altro telefono funziona e non c’è nessun altro visore che potrà fornire la stessa esperienza ai giocatori.

Questo approccio aggiusta uno dei maggiori problemi che riguardano lo sviluppo di Android, in poche parole il bisogno di ottimizzazione per un gran numero di dispositivi diversi. Grazie a Gear VR gli sviluppatori ora possono rivolgersi ad una singola e unificata piattaforma per i loro giochi.

Ma significa anche che è un giardino che può essere recintanto: l’unico modo in cui sarà possibile comprare giochi sarà attraverso il software di Oculus.

max cohen swag

Max Cohen, vice presidente della divisione Mobile di Oculus ha dichiarato:

Su Gear VR ci sarà uno store di Oculus e questo sarà il modo in cui avrete le vostre applicazioni su Gear VR.

Alla domanda se non ci fosse un modo per gli sviluppatori di rilasciare i loro giochi su Google Play o su un qualsiasi altro store di Android la sua risposta è stata:

No, si dovrà per forza passare attraverso lo store di Oculus per la VR su mobile.

Ha senso, siccome molto del valore che Gear VR ha per Oculus esiste nell’abilità dell’azienda di poter avere una piattaforma chiusa in modo da assicurare che la qualità delle applicazioni rimanga alta. Questo inoltre permette di ottenere parte dei soldi derivanti dalla vendita dei giochi, come accade su Steam, e recuperare in tal modo gli investimenti fatti. Cohen dice che questo processo sarà reso il più possibile facile per gli sviluppatori.

Avremo molti più dettagli riguardo questa cosa, ma sarà qualcosa molto developer friendly. Il nostro obiettivo è quello di essere la piattaforma che fornisce gli strumenti di cui gli sviluppatori hanno bisogno, e di portarci dentro gli utenti, e lo faremo in modo che tutto risulti il più indolore possibile.

Oculus ha anche assunto Jason Holtman, che lavorava su Steam quando era un impiegato di Valve, Cohen ne hai poi parlato in questi termini:

Jason ha imparato un sacco di cose, e le ha portate tutte in Oculus per assicurarsi che gli sviluppatori siano felici.