La necessità di avere un luogo (virtuale) in cui gli sviluppatori possano condividere le loro creazioni, è stata la motivazione che ha spinto Oculus VR, ormai nell’agosto 2013, ad aprire la sezione Share sul proprio sito Web.
Ma Nate Mitchell, VP Product di Oculus VR, nel suo intervento avvenuto dopo quello di Brendan Iribe nel corso dell’Oculus Connect, ha annunciato e descritto Oculus Platform come quella piattaforma che permette di distribuire prodotti digitali come app, giochi, ed altre esperienze di intrattenimento come accade per il Google Play Store di Android o l’App Store di iOS. Soprattutto viene specificata la necessità di offrire contenuti a pagamento in modo che gli sviluppatori non debbano più ritrovarsi nella condizione per cui è difficile per gli utenti, semplicemente, sapere dell’esistenza delle loro creazioni e quindi procedere all’acquisto.
Nel corso di quest’autunno Oculus Platform farà la sua comparsa su Samsung Gear VR, ma l’intenzione è quella di avere questo servizio su Oculus Rift, iOS, Android, Windows Phone, Chrome, Firefox, Safari, e Internet Explorer.
Oculus Platform non rappresenta altro quindi che una naturale evoluzione delle strategie di Oculus VR, rendendo la realtà virtuale sempre più appetibile e di facile fruizione da parte della propria utenza. Un passo necessario che fa sentire l’uscita della versione commerciale sempre più vicina.
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