Lorde: Oculus Rift? Come il comunismo

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Qual è il rapporto tra Lorde, giovane cantante-rivelazione neozelandese, e i videogiochi? Be’, tanto per cominciare il trailer di Assassin’s Creed Unity, nuovo capitolo della saga fantascientifico-storica di Ubisoft, ha come sottofondo la sua cover di Everybody wants to rule the world, dei Tears for Fears. Poteva Lorde esimersi dal commentare Oculus Rift? Ma certo che no. Ecco quindi, in un’intervista al quotidiano inglese The Guardian, che racconta la sua esperienza con il Rift. La demo che ha provato le permetteva di essere in una stanza e osservare un musicista seduto in uno studio. “E’ come essere nello schifo di qualcun altro, ma su un livello basilare è carino. Un po’ come il comunismo“.

Ma le dichiarazioni della cantante non finiscono qui. Su Twitter, Lorde un mese fa commentava: “Oggi ho provato Oculus Rift per la prima volta ed è stato meraviglioso, finché ho cominciato a ragionare su tutti i modi in cui potrà rovinarci”. Inutile a dirlo, noi non vediamo l’ora di essere “rovinati”!

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