Palmer Luckey a tu per tu con i fan

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Nei giorni scorsi ho posto scherzosamente l’accento sulla quasi quotidiana abitudine di Palmer Luckey di rilasciare interviste e dichiarazioni a gogo in giro per il mondo. Come dicevo infatti, il giovane fondatore di Oculus VR non perde occasione per impadronirsi del microfono delle più disparate testate giornalistiche, siano esse locali o internazionali, online o televisive, poco importa. Quel che importa per lui è avere uno spazio per arrivare dritto al cuore della gente e accrescere così l’amore per la realtà virtuale e per il suo e nostro benamato Oculus Rift. E quello che è successo mercoledì 25 non fa che confermare quanto ho appena detto, anche se stavolta Luckey si è spinto addirittura oltre.

Vi è mai capitato di sentir parlare di giornalisti che nel fare da intermediario tra intervistato e lettori/ascoltatori stravolgono completamente il senso delle sue affermazioni, ottenendo così l’effetto opposto che il protagonista della chiacchierata si era prefissato? Sono sicura di sì. Come ha risolto questo problema Luckey? Semplice, ha eliminato il giornalista. Non preoccupatevi, non l’ha fatto fuori sul serio. Si è soltanto limitato a non servirsene, dialogando direttamente con i suoi “seguaci”. Sì, esatto: un colloquio di circa due ore a tu per tu con le persone comuni appassionate di realtà virtuale.

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E quale scenario migliore di VRChat per realizzare tutto questo? Per chi non lo sapesse, VRChat è una vera e propria chatroom per la realtà virtuale che consente agli utenti di collegarsi e proiettarsi in ambienti virtuali, dove tutti possiedono un proprio avatar virtuale e dialogano con gli altri usando la propria voce in tempo reale. E lo scorso mercoledì questa comunità ha avuto come ospite d’eccezione proprio il bizzarro papà del principale visore VR finora in circolazione, il quale ha risposto a ogni genere di domanda che gli veniva rivolta, come potete vedere dal video che vi riporto qui di seguito. In modo del tutto informale Luckey si è divertito a spaziare da un argomento all’altro, arrivando a ironizzare sulla celebrità di turno che chiama gli uffici di Oculus richiedendo demo personalizzate e a ribadire ulteriormente l’atteggiamento della sua azienda nel commercializzare le sue tecnologie.

Un’altra grande prova di coraggio da parte di questo giovanissimo imprenditore, che dimostra ancora una volta come Oculus VR voglia “far tutto alla luce del sole”, mantenendo assoluta trasparenza e lealtà nei confronti dei consumatori. Voi riuscite a immaginare un’altra importante compagnia leader nel suo settore disposta a trascorrere ben due ore del suo preziosissimo tempo facendo quattro chiacchiere con un mucchio di fan esaltati? Io sinceramente no.

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