CYBER SPACE: OCULUS RIFT E LA PERDITA DI CAPELLI

Ogni volta che viene sviluppata una nuova tecnologia, ci si chiede sempre in quale campo possa essere utilizzata. Con Cyber Space abbiamo un esempio di implementazione della realtà virtuale legato alle esperienze che si possono provare in un parco divertimenti. A dire la verità, una volta avviata la demo avremo a disposizione una sola giostra da testare.

Ci si troverà quindi “ingabbiati” in una di quelle macchine che, azionate da un braccio meccanico, ci porteranno a compiere giri di 360 gradi, ad un’altezza che raggiungerà i 30 metri. Ma quello che interessa davvero al videogiocatore è se l’obiettivo del gioco (o meglio, dell’esperienza virtuale) sia stato raggiunto. In poche parole: si prova davvero paura, sì o no?

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Per rispondere a questo interrogativo, basterebbe parlare con i due NPC che ci troveremo alla nostra sinistra e alla nostra destra. Infatti, oltre alla caduta dei capelli di uno dei due personaggi, entrambi sono talmente inespressivi che: o gli sviluppatori della demo non volevano perdere tempo nel dedicarsi a delle espressioni facciali terrorizzate… Oppure i nostri compagni di disavventure sono semplicemente morti dalla paura. Purtroppo non è possibile parlare con le due povere cavie, quindi dovrete accontentarvi delle sensazioni che ho provato “giocandoci”.

Il risultato finale non è male, se ci si fosse impegnati di più dal punto di vista tecnico, con una grafica più realistica, la demo avrebbe sicuramente funzionato di più. D’altra parte sono esperienze che pretendono di sostituirsi ad azioni reali, quindi la ricerca del realismo è importante.
A ogni modo l’esperimento può dirsi andato a buon fine, e un po’ di motion sickness non può che intensificare la sensazione di stordimento che potete avere una volta finita la prova della controparte reale. Rimaniamo in attesa di mettere le mani su nuove simulazioni del genere, al fine di capire quanto effettivamente la realtà virtuale possa spingersi oltre.