La Federazione Russa “contamina” Oculus Rift con la politica?

RUSSIA OPPOSITION

Uno dei peggiori incubi di noi appassionati del mondo VR? Semplice: che la politica attuale contamini pure la realtà virtuale. Pensate di svegliarvi una mattina, di indossare il vostro Oculus Rift (che finalmente sarà stato rilasciato sul mercato) per fuggire dalla realtà circostante e di ritrovarvi invece in un mondo virtuale governato dagli stessi politici che stanno rovinando il vostro vero Paese. Uno scenario degno dei migliori film horror in circolazione. Ma tranquilli, niente di tutto ciò è ancora accaduto ed io, sinceramente, mi auguro che non accada mai, vista la reazione del mio cuore quando mi sono ritrovata di fronte al video che vi ripropongo qui di seguito.

Si tratta di un servizio andato in onda sull’emittente nazionale russa che mostra niente di meno che Dmitrij Anatol’evič Medvedev, Primo Ministro della Federazione Russa, alle prese con il nostro benamato visore. Capite bene che, a primo impatto, ho temuto il peggio e ho pensato “Addio mondo virtuale libero da qualsiasi tipo di costrizione politica reale”. Anche perché, essendo stato postato su Youtube soltanto qualche ora fa, tutte le informazioni riportate sotto al filmato sono scritte in russo ed io, pur annoverando un gran numero di idiomi nel mio background linguistico, in russo non vado al di là di “Я тебя люблю”, la cui pronuncia è “Ya tybyà lyublyu” che, per intenderci, è l’equivalente del nostro “Ti amo”. Tuttavia, quando il mio buonsenso ha ripreso in mano la situazione mettendo a tacere la mia fervida immaginazione, mi sono detta “Non è possibile” e mi sono messa a spulciare la rete finché non ho trovato le spiegazioni che cercavo. 

In realtà, oggi Medvedev ha tenuto un discorso presso la sala d’esposizione centrale del Maneggio di Mosca, in occasione della cerimonia inaugurale dell’Intermuseum 2014, il Festival internazionale dei musei giunto quest’anno alla sua sedicesima edizione. Lo so, vi state chiedendo “E che c’entra Oculus Rift con tutto questo?”. D’altronde, è la stessa domanda che mi sono posta io. Ma quando sono venuta a conoscenza del tema principale dell’intera mostra, tutto è stato finalmente chiaro e le mie paure di contagio politico del mondo VR si sono placate. In effetti, topic dell’edizione attualmente in corso del Festival è “Il museo nell’era digitale e nella società dell’informazione“, ragion per cui è chiaro come una delle principali attrattive dell’evento sia proprio il gioiellino di Palmer Luckey & Co. che gli organizzatori hanno pensato bene di sottoporre all’attenzione dell’ospite d’onore. Quindi, nient’altro che un semplice test da parte dell’ennesima personalità di spicco, che può soltanto far del bene a Oculus VR e alla sua creatura aumentando la sua visibilità a livello mondiale.

Perciò, ragazzi, nessuna paura: per il momento la nostra realtà virtuale è salva!

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