Cosa hanno in comune George Lucas, Steve Jobs, Mark Zuckerberg e Steven Spielberg? Una montagna di soldi che nemmeno riescono a contare, dite? Vero, ma di questo ce ne importa poco e nulla. Quello che ci interessa è che sono tutte persone a cui Wired ha dedicato una copertina. Cosa è Wired chiedete? Ma avete vissuto in una caverna negli ultimi venti anni? Per le due persone all’ultimo banco che non conoscono Wired riprendiamo para para la descrizione di Wikipedia: “Wired è una rivista che tratta tematiche di carattere tecnologico e di come queste influenzino la cultura, l’economia, la politica e la vita quotidiana. E’ nota anche come La Bibbia di Internet”.
Capite quindi che si tratta di una rivista decisamente importante e avere una copertina dedicata è considerato un onore non da poco. Ma chi è un altro personaggio che negli ultimi anni con la sua invenzione sta influenzando la cultura, l’economia e la vita quotidiana? Avete detto Palmer Luckey? E grazie, sono tutti bravi se avete letto il titolo della news…
Il giovane inventore di Oculus Rift si è infatti guadagnato la copertina del numero giugno di Wired americana, con uno strillo che recita: “Questo ragazzo sta per cambiare il gaming, i film, la musica, il design, la medicina, il sesso, lo sport, i viaggi, i social network, l’educazione e… la realtà. Oculus Rift è qui, e vi farà uscire di testa”
Io a 21 anni giocavo con i Lego (e lo faccio ancora con fierezza), lui è considerato il rivoluzionario della realtà. Direi che la copertina su Wired è meritata, no? Anche se forse avrei cercato una foto migliore e non una dove sembra un misto tra un Sith e un tossico…ma in fondo, lui può permetterselo.
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