Una nuova società neozelandese con sede a Wellington sta realizzando una tecnologia che dovrebbe essere in grado di ampliare e rivoluzionare le pratiche del film-making e la fruizione di contenuti multimediali. La compagnia 8i sta infatti impiegando la tecnologia del visore per la realtà virtuale Oculus Rift al fine di realizzare l’Holographic Virtual Reality (o HVR). Secondo Linc Gasking, co-fondatore e amministratore delegato della 8i, l’HVR potrebbe determinare “un altro importante passo in avanti nell’evoluzione dei media”. Questa tecnologia permetterebbe infatti di realizzare dei contenuti video, all’interno dei quali lo spettatore può immergersi grazie alla tecnologia offerta dall’Oculus Rift. Gasking sostiene che questa tecnologia è destinata a rivoluzionare le pratiche di film-making e della fruizione di materiale video grazie al fatto che, essenzialmente, lo spettatore vedrebbe l’azione svolgersi attorno a lui.
Pare che la tecnologia alla base del funzionamento dell’HVR sia in fase di sviluppo da ormai un paio d’anni e che la Sparkbox Ventures, principale società d’investimenti della Nuova Zelanda, abbia espresso e confermato il suo interesse nel finanziare il progetto. Un interesse sostanziale sembra esserci stato anche da parte di aziende con sede all’estero, ma non si è voluto per ora divulgare da parte di quali paesi si sia manifestato questo interesse, in quanto non vi sono ancora delle conferme ufficiali.
Gasking ha inoltre dichiarato quanto sia importante che la compagnia 8i abbia sede nella capitale della Nuova Zelanda. Wellington si presenta infatti come un ricettacolo di aziende leader nel mondo nel campo degli effetti visivi e dei media digitali. L’8i accoglie perciò sotto la sua ala un folto team di esperti nel settore: il responsabile dell’ufficio creativo Simon Marino che, oltre ad aver lavorato a produzioni cinematografiche quali Avatar, Pirati dei Caraibi, Harry Potter, ha vinto un Oscar per gli effetti speciali nel 2002 grazie alla realizzazione di un software in grado di simulare il movimento della stoffa, delle strutture muscolari e scheletriche, della pelle e dei capelli; Joshua Festa che ha fondato Cogito, un fruttuoso business che fornisce software analitici in grado di rilevare il comportamento umano e determinarne lo stato psicologico corrispondente; lo scienziato capo Eugene d’Eon che è un leader mondiale del rendering, noto soprattutto per aver sviluppato degli accurati sistemi di riflettenza della luce su immagini di sintesi realistiche. Lo stesso Gasking è stato co-fondatore nel 1998 del sito CountingDown.com, acquistato due anni dopo da Pop.com (tra i cui proprietari figurano Steven Spielberg, David Geffen e Ron Howard) per 23 milioni di dollari.
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