Dark Escape 4D: immersi nell’orrore

Come sapete, qui su ORI amiamo guardare alla realtà virtuale e a tutti gli universi collegati. La software house Namco Bandai, qualche tempo fa, ha distribuito in diverse sale giochi una geniale macchina dell’orrore, dall’altissimo tasso di immersività.  Guardare il cabinato di Dark Escape 4D anche solo dall’esterno fa venire i brividi, ma se ci soffermiamo un attimo di più a osservare i dettagli, ci accorgeremo che si tratta di uno di quei progetti originali e divertenti allo stesso tempo come pochi altri.


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All’interno del cabinato troveremo due poltrone e due paia di occhiali 3D da indossare prima di cominciare una partita. Due grandi joystick simulano un armamentario futuristico all’avanguardia, che tuttavia non sarà sufficiente a fronteggiare il contingente di mostri e zombie che tenteranno di aggredirvi. Assieme a un grande schermo 46″ 3D di fronte a voi, gli effetti speciali di Dark Escape 4 sono particolarmente ben resi da un sistema Sorround Dolby Digital 5.1 per ogni giocatore, con diversi altoparlanti installati tutto interno alla piccola stanzetta.

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Lo scopo del gioco è molto semplice… Sopravvivere! Ma non sarà per nulla facile. Ogni volta che una minaccia compare sullo schermo, sembra proprio che sia dentro il cabinato con noi. Uno shooter horror vecchio stile implementato con la nuova tecnologia video e audio 3D. I giocatori possono decidere di giocare uno alla volta 4 percorsi differenti, alla fine dei quali, se saranno sopravvissuti, se ne sbloccherà un quinto bonus. A questo punto molti di voi avranno pensato che qualcosa di simile si era già visto, e che l’idea non sia poi così originale. Ma vi sbagliate. Ciò che rende davvero unica questa esperienza 4D, non è tanto la vibrazione incorporata nei sedili, o i getti d’aria che riproducono l’ambiente di gioco, bensì la capacità di alcuni sensori di rivelare il vostro livello di panico. Attraverso la misurazione del vostro battito cardiaco, l’intelligenza artificiale del software sarà in grado di riconoscere il vostro grado di paura e in base a questo, interagire diversamente con i giocatori.

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Tutti i nostri sensi vengono coinvolti a 360°, dando vita a un modo alternativo di sperimentare l’immersività videoludica. Un vero è proprio viaggio in una casa degli orrori, ma con un potenziale di suggestione decisamente superiore. Ho sempre desiderato poter sparare ai manichini che scendevano all’improvviso dal soffitto di una di queste giostre della paura, e finalmente questo sogno è diventato realtà. Per quanto riguarda la storia, quest’ultima ricorda molto da vicino le vicende di Resident Evil e Silent Hill. Un virus, una casa colma di misteri, e un pazzo omicida che cercherà di farci fuori in tutti i modi possibili. Detto questo non ci resta che andare a provare questo gioco e diventare protagonisti di un’esperienza unica e divertente. 

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