“Alla fine la realtà virtuale sarà abbastanza efficiente che un giorno sarà come la vita reale o quasi. E se lo vorrete si potrà simulare di essere in una stanza a guardare la TV”: molto forti le parole di Palmer Luckey riguardo l’Oculus Rift. Sembra come se ci stia preannunciando l’era di una realtà virtuale nella realtà virtuale stessa. “Sicuramente è difficile da accettare, c’è un livello di interessamento diverso per ogni persona, ma ci arriveremo alla fine”. Luckey distrugge e riscrive la storia della multimedialità: la televisione, che finora è stata la principale fonte di comunicazione nonchè detenitrice del potere dei media, è ora un falso mito.
Per lui Oculus sostituirà la TV.
Le televisioni sono sempre più costose e in continuo aggiornamento per fornire una visione ottimale agli spettatori: tra massimo vent’anni saranno solo strumento del passato. Almeno così la pensa Luckey. “Penso non ci sia quasi nessuna possibilità che tra un paio di decenni i display tradizionali possano essere ancora in giro”, continua Luckey, “semplicemente non sarà fattibile. Perché mai dovresti comprare una TV da 60 pollici, anche super-economica? Costerà comunque tantissimo spedirla e costruirla da materiali grezzi. Un dispositivo VR sarà molto meglio, più economico, e puoi portarlo dove vuoi.” Che Luckey abbia o meno ragione, su una cosa non c’è dubbio. La TV è ormai a un punto di arrivo, mentre la realtà virtuale deve ancora crescere, evolversi. E continuare a stupire.
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