Affected: un horror senza via di scampo!

Esiste solo una definizione per Affected; un horror senza scampo. Questa è la sensazione che ho avuto dopo una sola sessione di gioco. Una volta liberato dal visore Oculus mi è sembrato di riemergere da una lunga apnea. Guidato da un grande coraggio, ho provato tutte le sue ambientazioni (il Manicomio, il Maniero e il Carnevale).

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Mi ci sono voluti una decina di minuti alla fine, per riprendere contatto con la realtà, soprattutto perché i miei occhi hanno dovuto lentamente riabituarsi alla luce. Ebbene si, anche una piccola lampada soffusa nella vostra camera vi abbaglierà dopo aver passato del tempo dispersi nel buio pesto di camere, antri e sale operatorie di Affected.
Dopo aver scelto quale livello provare con il puntatore ottico nel menù principale, l’unico modo che avrete per capire dove state andando è di cercare piccole fonti di luce e di procedere costeggiando una parete. La piccola lucina, che avrete come equipaggiamento standard, non vi sarà di grande aiuto. Paradossalmente, l’unica azione che potrete compiere è correre! Ma perché dovremmo farlo? Lanciarsi verso un corridoio oscuro, o in una stanza dalla quale provengono urla e tonfi, non è sicuramente una buona idea. L’unico motivo per cui vale la pena correre è quello di fuggire. Ma da cosa? Nel gioco non incontreremo mai dei veri e propri personaggi in grado di rincorrerci, un espediente troppo banale per gli sviluppatori, che hanno preparato per il giocatore ben altre sorprese.

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Le creature appariranno inaspettatamente in alcuni punti del gioco, senza alcun preavviso. In questi casi scappare non avrà alcun senso perché, quando realizzerete di essere nei guai, sarà ormai troppo tardi. Oltretutto, è inutile pensare a quali strategie adottare per non morire di infarto: l’ambiente si modificherà durante l’avanzamento, con l’unico scopo di coglierci di sorpresa a ogni costo.

Porte che si chiudono alle spalle improvvisamente, oggetti che piombano dall’alto per tagliarci la strada e così via. L’utilizzo del sonoro in questo aberrante virtual horror è fondamentale, infatti non potremo fare affidamento sulle direzioni di provenienza di voci o rumori, perché questo elemento contribuisce solo a confondere il giocatore. L’effetto di terrore e spavento è inevitabile, studiato senza alcun dubbio ragionando sul connubio tra immagini e suono.

Nel Manicomio, più che nelle altre due ambientazioni, ci muoveremo letteralmente al buio. Interminabili labirinti senza uscita, alla fine dei quali ci attenderà un finale del tutto inaspettato!

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La demo di Affected è disponibile sulla pagina web del team Fallen Planet. Gli sviluppatori indipendenti, con a capo Mark Paul, hanno svolto uno straordinario lavoro di suspense. La grafica non è particolarmente fluida, qualche incertezza nei movimenti  più veloci e ampi. La precisione del puntatore ottico è invece ottima; girando il capo possiamo osservare l’ambiente circostante a 360°, inorridendo in più occasioni delle scene horror appena visibili.

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Alla fine di ogni sequenza, dopo essere riusciti ad arrivare alla fine del percorso scelto, vi aspetterà una bella sorpresa. Non voglio anticiparvi nulla, anche perché l’originalità del gioco e la tensione suscitata gira tutta intorno a questo, ma posso assicurarvi che rimarrete sorpresi… o meglio, spaventati.

È per questo motivo che soltanto i più coraggiosi riusciranno a cimentarsi in più di un’avventura di seguito. Io personalmente ho dovuto fare diverse pause, e nonostante tutto né sono uscito piuttosto provato. In compenso, gli amanti del genere horror come me troveranno pane per i loro denti. In bocca al lupo!

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