Fondazione e Impero: quando un dipinto diventa virtuale

Isaac Asimov cominciò a scrivere il ciclo della Fondazione nel 1951. Oggi il programmatore dello studio 3F, Sean Foreman, ha voluto rendergli omaggio trasformando la copertina del libro  Foundation and Empire  in un modello  virtuale, per farne il suo logo personale. La copertina porta la firma di Michael Whelan. Il titolo dell’illustrazione è Trantor & the Clown . Foreman dichiara di aver avuto  questa immagine fissata nella mente per oltre dieci anni, e non ha risparmiato nessun dettaglio.

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Trantor è la capitale dell’Impero Galattico, teatro di molti scontri che avvengono nel libro. Nella fattispecie, qui ci viene presentata dopo la sua caduta. La texture delle colonne appare il lavoro più minuzioso: lo sfondo ha subito diverse lavorazioni per apparire più scomposto e dinamico.

colonne

La colonna spezzata che fa da sedia al Clown è stata sezionata e arricchita di nuovi ingranaggi. Pensate che l’autore ha impiegato dieci ore per farlo, con il risultato di mostrare le componenti interne.

sedia

Il logo 3F risultava troppo invadente, per cui è stato aggiunto un effetto nebbia che ha rarefatto la texture.

logo

Il Clown è il protagonista del dipinto, è malinconico, e suona un Visi Sonar, strumento decisivo nello svolgimento degli eventi. Foreman confessa di non aver mai rielaborato una figura umana e si servirà del motore UDK per farlo. Il progetto attualmente è ancora in fase lavorazione.

In questo caso abbiamo un caso isolato di elaborazione di un dipinto post moderno… ma cosa accaderebbe se con Oculus tutti i quadri potessero animarsi e prendere vita? E cosa avrebbe da dire Asimov riguardo al progresso inarrestabile di Oculus che trasforma la fantascienza in realtà? immaginiamo che possa rispondere: Se la corrente ti sta portando dove vuoi andare, non discutere.

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