Con Oculus Rift  la realtà virtuale sembra davvero a un passo dall’entrare nelle case di molti utenti. Palmer Luckey, creatore del dispositivo, parla di come l’attenzione verso la realtà virtuale sia cambiata nel corso del tempo.
“La realtà virtuale per il mercato dei consumatori” afferma Luckey “è morta negli anni ’80 e ’90, ma in ambito professionale e militare ha continuato a esistere. Il problema è che prima  si aveva a che fare con dispositivi molto costosi che non fornivano nessuna particolare esperienza all’utente comune, nonostante si trattasse di una delle tecnologie più emozionanti del secolo scorso“.
Sempre a proposito della realtà virtuale Luckey aggiunge: “Al momento interesserà solo una determinata fascia d’utenza, la stessa utenza che è disposta a cedere a compromessi e a passare molto tempo in un universo virtuale limitato dove può fare esperienze che altrimenti risulterebbero impossibili. Il vero traguardo sarebbe rendere la realtà virtuale un’esperienza appetibile per tutti, senza però avere la sensazione di essere in qualche modo limitati rispetto alla vita reale.“
I giocatori, quindi, sarebbero gli utenti più inclini ad accettare questa tecnologia, anche se non sono l’unico target a cui Luckey vorrebbe rivolgersi.