David De Martini rinvigorisce le file di Oculus VR

David De Martini Oculus RiftNo one cares about greater visual fidelity anymore” (“A nessuno interessa più della fedeltà grafica” nda.) Con queste parole David De Martini lascia Electronic Arts per fiondarsi tra le braccia di Palmer Luckey & Company. L’ex manager del publisher AAA ha preso la sua decisione in seguito ad un riflessione sul mercato dell’intrattenimento interattivo che lo ha portato a concludere che oggi non è più la grafica uno degli elementi determinanti di un videogioco, e pare che tutti se ne siano accorti, tranne “i vari EA, Activision, etc..

La gente è stanca di ciò che sta accadendo nell’industria videoludica negli ultimi 15 anni, sono stanchi di sentire discorsi sulla fedeltà grafica. A nessuno importa più. È già buona abbastanza. Non abbiamo bisogno che la grafica sia ancora migliore, abbiamo bisogno di sperimentare un cambiamento fondamentale, e la piattaforma Oculus è un cambiamento fondamentale rispetto a come le persone si relazioneranno con i videogiochi

Parole dure, quelle di De Martini, che rivelano quello noi sospettavamo già da tempo. L’abbandono di Carmack alla sua amata ID Software era stato un messaggio chiaro, questa è la direzione che il mercato sta prendendo. Come un pifferaio magico, John ha suonato la sua “musica” di innovazione: “liberatevi dalla schiavitù dei poligoni”.

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