Diciamo pure che i delfini sono tra gli animali più tenerelli del pianeta Terra, insieme ai ricci e alle tartarughe, tanto per citare animali con cui noi videogiocatori abbiamo dimestichezza. Per chi come me ha vissuto l’epoca del Sega Mega Drive non può che ricordarsi di un titolo tanto difficile quanto bello e che ha come protagonista proprio un delfino: Ecco the Dolphin, pubblicato nel 1993 da SEGA.
Non voglio fare sempre la nostalgica, ma sono stata tra quelle che ha acquistato la Sega Mega Drive Collection e che si è ritrovata ancora una volta a giocare con un delfino… e quando ho visto Classroom Aquatic non ho potuto fare a meno di incuriosirmi, e ora vi spiego il perché.
Prima di tutto, il protagonista che interpreteremo in prima persona e con Oculus Rift è un dolcissimo delfino tutto azzurro: è il primo trivial game per Oculus Rift; i giocatori dovranno sostenere dei test su vari argomenti e per superare i livelli basterà rispondere correttamente alle domande. La competizione sarà tra noi e gli altri delfiscolari: per avere un aiuto dai nostri delficompagni utilizzeremo Oculus Rift per sbirciare le risposte sui loro fogli, proprio come facevamo a scuola, copiando dal nostro vicino di banco! Ovviamente nè la delfimaestra nè i delficompagni saranno felici del nostro copiare, e dovremmo evitare di farli arrabbiare se vogliamo proseguire nei livelli.
Il Team di sviluppo non ha ancora un nome, si forma semplicemente di sei persone preparate e appassionate, che hanno avuto l’idea di sfruttare Oculus Rift per un trivial game, un genere che ricordavamo solo per i giochi di società tirati fuori in serate casalinghe tra amici.
Come concludere la presentazione di Classroom Aquatic se non con le parole di  Douglas Adams?
Addio, e grazie per tutto il pesce.
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