Tutti noi abbiamo una visione del futuro tecnologico soggettiva, che si crea a seguito delle nostre esperienze di vita. La mia personale visione in merito alla realtà virtuale è sempre stata legata alla manipolazione non diretta degli oggetti: essere in luogo, attraversarlo nei meandri dei byte e prenderne il possesso sotto lo stupore di tutti gli astanti. Proprio come l’ho sempre immaginata, questa realtà virtuale esiste.
Si chiama inFORM ed è un Dynamic Shape Display, cioè un monitor attraverso il quale gestire forme dinamiche e che può rendere i contenuti in un “fisico” 3D, in modo che gli utenti possono interagire con le informazioni digitali in modo tangibile. inFORM può anche interagire con il mondo fisico intorno ad esso, ad esempio gli oggetti in movimento sulla superficie del tavolo. Come fosse un ologramma, remoti partecipanti ad una videoconferenza possono essere visualizzati fisicamente, consentendo un forte senso di presenza e la capacità di interagire fisicamente a distanza. Ora ho davvero i brividi.
Dal video dimostrativo è impressionante quanto il lavoro di Tangible Media Group, guidato dal professor Hiroshi Ishii del MET Media Lab, sia davvero certosino: rendere fisicamente le informazioni digitali è una tecnologia presente nell’immaginario cinematografico e letterario da molto tempo e veder prendere “forma” le nostre mani, ad esempio, in un altro luogo che accendono una torcia posizionata su di un tavolo potrebbe sembrare fantascienza. Attualmente il team sta esplorando una serie di campi di applicazione per inFORM. Interessante è il lavoro sui dati geospaziali, come mappe, GIS, modelli di terreno e modelli architettonici. Urbanisti e architetti possono visualizzare fisicamente in 3D i loro progetti per valutarne difetti e peculiarità in tempo reale; inoltre, inFORM permetterebbe ai modellatori 3D e designer delle stampe 3D in alta definizione.
Insomma, godetevi il video e strabuzzate gli occhi!
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