Colori in musica: l’eyeborg di Neil Harbisson

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Avete mai sperimentato esperienze che vi costringono a prediligere un senso piuttosto che un altro? E se una mattina, invece di aprire gli occhi, apriste le orecchie? Non è uno scherzo ragazzi, in realtà esiste un uomo che da qualche anno è in grado di rispondere a queste domande. Si tratta del trentunenne Neil Harbisson, che è riuscito a colmare il suo deficit visivo grazie ad un dispositivo che gli permette di usare le orecchie al posto degli occhi. Dopo aver partecipato ad una conferenza sulle estensioni sensoriali attraverso la cibernetica, nel 2004 Harbisson decise di impiantarsi nella nuca un eyeborg, ossia un congegno tecnologico capace di limitare la sua acromatopsia. Fin dalla nascita, questa malattia gli aveva impedito la percezione dei colori in tutte le loro sfumature, in quanto in passato ad Harbisson la realtà circostante risultava dipinta soltanto mediante la scala cromatica dei grigi. L’uso dell’eyeborg, invece, gli ha restituito quella stessa realtà colorata con tutte le tonalità presenti sulla tavolozza di un pittore, poiché quest’occhio elettronico trasforma le frequenze dei colori in frequenze sonore: in sostanza, ad ogni colore corrisponde una determinata nota musicale, che a sua volta suggerisce ad Harbisson quale colore ha davanti agli occhi in quel preciso istante.

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Da quando l’eyeborg ha fatto capolino sulla sua testa, rientrando ufficialmente anche nella foto del passaporto, Neil Harbisson ha iniziato ad essere considerato un cyborg a tutti gli effetti, tant’è che dal 2010 ha dato vita alla Cyborg Foundation, che ha come scopo fondamentale l’estensione delle possibilità percettive umane oltre il limite strutturale. Tra i primi dispositivi messi a punto da questa fondazione vi sono un paio di orecchini infrarossi in grado di percepire il movimento, vale a dire indossandoli con gli occhi chiusi una persona ha la possibilità di capire se qualcun’altro gli sta davanti o dietro. Oltre alla fondazione, Harbisson si dedica anche all’organizzazione di concerti musicali dal vivo, che racchiudono le sinfonie create dal suo eyeborg e che naturalmente sono aperti al pubblico. Pertanto, ci troviamo di fronte ad un essere umano che non si è arreso al suo destino e ha trovato un escamotage per ovviare alla sua ipovisione. In conclusione, rimanendo in tema musicale, in una canzone di un gruppo italiano si legge: “… farò in modo di arrivare dritto al cuore con la forza del colore…”, ma quando il colore non basta può sempre intervenire la cibernetica e sostituirlo con la musica!

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