Scimmie usano la mente per controllare braccia virtuali

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La notizia che vi riportiamo oggi costituisce un’importante passo avanti nel campo della neuroscienza nonché un curioso esempio di interazione con la realtà virtuale: i ricercatori della Duke University sono infatti riusciti a insegnare a delle scimmie come controllare attraverso gli impulsi del loro cervello le braccia di un avatar virtuale, aprendo così uno spiraglio di luce nel conseguimento del ripristino del movimento delle braccia in persone affette da paralisi.

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Un traguardo che è stato raggiunto attraverso un graduale percorso di apprendimento: per prima cosa le scimmie sono state ammaestrate a controllare il proprio avatar mediante l’utilizzo di un joystick, venendo premiate ogniqualvolta si muovessero in modo corretto. Il passo successivo è consistito quindi nell’utilizzo di un‘interfaccia neurale che ha permesso di controllare le braccia virtuali mediante gli impulsi neurali.
E’ la prima volta che un’interfaccia neurale riesce a far muovere due braccia simultaneamente, stando a quanto riferito da Miguel Nicolelis, ricercatore a capo del progetto. Il movimento di un solo braccio sollecita infatti l’attività di centinaia di neuroni e nel movimento di entrambe le braccia è stato registrato il lavoro di circa 500 neuroni.

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Lo stesso Nicolelis si è detto ottimista riguardo l’applicazione di tale tecnologia su quei pazienti che hanno ricevuto danni al midollo spinale e hanno di conseguenza perso il controllo degli arti, tuttavia prima di arrivare a risultati del genere serviranno ancora anni di sperimentazione. Nel frattempo lo scienziato si trova già al lavoro sull’ambizioso progetto di un esoscheletro controllato dal cervello, che dovrebbe venire per la prima volta mostrato al pubblico durante la cerimonia di apertura dei mondiali di calcio che si terrano in Brasile nel 2014.

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