Una new entry di rilevo sta per aggiungersi al novero dei titoli con supporto Oculus Rift: si tratta di Q.U.B.E. (Quick Understanding of Block Extrusion), interessantissimo titolo indie uscito su PC nel 2011. Il titolo assume una prima forma come progetto finale realizzato da Daniel Da Rocha, Jonathan Savery e Dave Hall presso la Newport University. Dopo aver notato l’interesse generato dalla propria creatura, i tre studenti decisero di continuare lo sviluppo sotto l’etichetta Toxic Games, usufruendo tra l’altro dell’aiuto dell’Indie Fund: i 90.000 dollari donati dal fondo furono restituiti dopo soli quattro giorni di vendite, che videro andar via ben 12.000 copie. Q.U.B.E., insomma, è riuscito decisamente ad attirare l’attenzione. Ma perché, vi domanderete, desiderare un supporto Oculus Rift?
Guardatelo.
No, sul serio, guardatelo.
Stile “ultraclean” e sostanza da First-person puzzler, Q.U.B.E.è per meccaniche di gioco vicino a titoli come Portal ed Antichamber: nei panni del prigioniero di una misteriosa struttura, dovrete riuscire a scappare aprendovi la strada tramite la manipolazione di blocchi colorati inseriti nelle pareti candide. Ogni colore ha un comportamento differente, e la combinazione di essi porterà alla risoluzione di rompicapi sempre più complessi.
La manipolazione avviene tramite un paio di speciali guanti. Impossibile a questo punto non pensare all’accoppiata Oculus Rift/Razer Hydra per controllare scenograficamente i gesti del nostro eroe senza nome. In effetti, qualcuno ci ha già pensato. A quanto pare, Q.U.B.E. funziona già in maniera egregia con i plugin più diffusi (VorpX e Vireio), ma gli sviluppatori sono al lavoro per aggiungere il supporto nativo per Oculus, che rappresenterebbe certamente il culmine dell’esperienza.
Q.U.B.E. dovrebbe tornare sugli scaffali virtuali entro la fine dell’anno in versione Director’s Cut (tra l’altro disponibile anche per Wii U e PS3), anche se gli sviluppatori sostengono che il supporto nativo per il visore arriverà «all’inizio dell’anno prossimo, si spera».
Prima la Director’s Cut, poi il supporto, quindi? Speriamo di avere aggiornamenti al più presto.
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