Per Oculus VR, il futuro è un Rift da portare ovunque

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Come le più grandi dive, Oculus Rift sa farsi attendere. Nessuno sa quando uscirà, e tanto meno come uscirà. Nei giorni scorsi si era però sparsa la notizia che il device sarebbe uscito in una tripla versione PC, Android e stand-alone. Brendan Iribe, il CEO di Oculus VR che ha la nausea quando ci gioca, ha però fatto un po’ di chiarezza in merito. “Lanceremo un solo Oculus Rift, compatibile con diversi device” ha dichiarato Iribe. Il device è capace di interfacciarsi con Windows, Mac e Linux, ma ora la compagnia sta cercando di estendere il supporto anche ai dispositivi mobile, nella fattispecie telefoni, tablet e apparecchi per il gaming firmati Android. Il supporto al robottino è una bella cosa e tutto, ma questi dispositivi dovranno comunque essere di fascia alta per supportare la VR, piuttosto esosa in termini di risorse.

Del resto è proprio in questi casi che torna utile avere assunto il creatore di Doom nella propria società. John Carmack infatti è già al lavoro per adattare la VR anche ai sistemi Android meno performanti. Il dev kit di Oculus Rift per sviluppatori Android, sempre nelle parole di Iribe, richiederà ancora un po’ di tempo ma a quanto pare “le persone rimarranno a bocca aperta per quanto funzionerà bene”.

john carmack indossa oculus rift
Quest’uomo sta creando Matrix. E sarà bellissimo.

Ma Oculus VR, la compagnia che ha creato Rift, ha una visione molto più grandiosa, come ha dichiarato lo stesso Iribe. “La nostra visione a lungo termine, condivisa da tutti, è quella di avere un visore capace di funzionare da solo, con l’opzione di inserirlo in un dispositivo esterno con un cavo, magari anche solo un semplice cellulare, per guadagnare potenza di calcolo extra.” Sì, avete capito bene. Si parla proprio di un Rift capace di funzionare senza PC, e da portarsi dietro ovunque.

Insomma, il collasso della società così come la conosciamo oggi potrebbe essere dietro l’angolo. E John Carmack potrebbe essere proprio quel tipo di scienziato pazzo capace di farlo succedere. Nel frattempo, ancora nessuna notizia sulla data dell’imminente catastrofe, indicata tuttora con un generico 2014.

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