Oculus Rift e The Stanley Parable, insieme in video

Tutto si può dire di The Stanley Parable, tranne che si tratti di un gioco prevedibile. Oltre che l’aggettivo, è proprio la denominazione di “gioco” a stargli stretta, dal momento che si tratta più di ogni altra cosa di un interessantissimo esperimento di interactive fiction. La storia di The Stanley Parable è particolarmente felice: nasce infatti nel 2011 come mod per Half-Life 2, creato dall’allora ventiduenne Davey Wreden per mettere in pratica le nozioni di game design che apprendeva da autodidatta. In seguito ai primi feedback positivi, Davey aveva sviluppato il proprio concept fino all’approdo su ModDB, dove la sua creazione aveva raccolto un grandissimo successo. Due anni dopo, grazie al riscontro favorevole su Steam Greenlight, The Stanley Parable arriva sulla piattaforma Valve in veste commerciale, nella propria versione definitiva

Il nuovo The Stanley Parable è una sorta di remake in alta definizione del mod originale, dal quale recupera molto senza farsi mancare una serie di nuovi contenuti. Ma cosa è, in sostanza, The Stanley Parable? Potreste tentare di scoprirlo scaricando la demo appositamente preparata dagli autori, che “illustra esattamente cos’è The Stanley Parable, e come si gioca”. La versione dimostrativa, in realtà, non fa altro che ingannare l’utente, non mostrando effettivamente nulla del prodotto completo, ma lasciando comprendere la filosofia di base grazie alla quale affrontare il gioco: è inutile “aspettarsi” qualcosa.

The Stanley Parable, infatti, prende le mosse dalla grigia vita di un impiegato per immergere il giocatore in una storia surreale che non contiene un percorso definito, ma si sviluppa in maniera differente a seconda delle scelte del giocatore. Questo concetto potrà sembrare già visto; ma provate, nella più classica delle situazioni, ad “andare a destra” quando il narratore dice di “andare a sinistra”, e capirete dove comincia la straordinarietà di The Stanley Parable. Il narratore, interpretato dall’attore britannico Kevan Brighting, è una presenza costante nel corso dell’esperienza, e parte fondamentale di essa.

Una esperienza tanto curiosa richiede un supporto adeguato: e quale modo di vivere le avventure di Stanley se non osservando il suo straniante mondo attraverso Oculus Rift? Ci ha pensato l’utente di Youtube JoshLmao, utilizzando il gioco tramite TriDef 3D (The Stanley Parable non offre ufficialmente il supporto ad Oculus Rift), con il quale la resa sembra essere perfetta. Giudicate dal video in basso, ma attenti agli spoiler!

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