Brendan Iribe, CEO di Oculus Rift, soffre di mal di VR

Brendan Iribe, CEO di Oculus VR ha un piccolissimo problema con il suo device per la realtà virtuale: gli fa male.

Durante il suo intervento alla recente conferenza Insiders Gaming di San Francisco, ha ammesso che non può giocare con Oculus Rift senza soffrire di mal di mare, critica che abbiamo visto essere comunemente mossa dopo aver provato le prime demo che sono state sviluppate per il dev kit. Ha detto però che i nuovi prototipi che stanno arrivando elimineranno la  simulation sickness (letteralmente “malattia di simulazione”).

Ho avuto mal di male ogni volta che ho provato Oculus Rift. Ogni volta fino a poco tempo fa,” dice Iribe, che continua nelle ultime settimane, ho avuto sessioni di gioco di 45 minuti con il nuovo prototipo e non ha avuto alcun problema.”

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Iribe confronta Oculus Rift alla tecnologia del passato, come il tentativo di gaming 3D di John Carmack con Doom , dicendo che si augura grandi passi in avanti anche se questi non saranno ovviamente perfetti.

“Stiamo cercando di capire la simulation sickness”, ha detto, citando l’hardware e le sfide di progettazione che hanno accettato per risolvere il problema. Le sfide hardware includono avanzamenti necessari in merito alla risoluzione, alla latenza, alle vibrazione e ad un maggior campo di visione. Le sfide che invece riguardano il vero e proprio software della VR comprende adattabilità dell’interfaccia utente, la narrazione, l’audio 3D e la “locomozione” all’interno del gioco.

Iribe ha anche affermato che Oculus Rift potrebbe essere utilizzato non solo per le esperienze immersive, ma anche come un “viewer IMAX” per i giochi per console. Si giocherà giochi 2D con uno schermo grande IMAX, si potrà giocare con Xbox One o PlayStation 4“.

Questo è il giorno zero. Siamo all’inizio della VR“, ha anche aggiunto Questo è il futuro del gaming come lo noi vediamo. L’ hardware spinge alla creazione di contenuti innnovativi. La creazione di una nuova piattaforma offre nuove possibilità che gli sviluppatori utilizzano per creare contenuti che a loro volta venderanno l’ hardware stesso.”