Ormai l’interesse da parte dell’industria dei videogiochi per l’imminente avvento di Oculus Rift sul mercato dei consumi inizia a farsi sempre più forte e lo sviluppo di piattaforme e giochi basati su “altre realtà ” sempre più presente. Uno dei giochi basati su una realtà alternativa che maggiormente sta attirando l’attenzione su di sè è Ingress, videogioco di Google che si pone come obiettivo quello di diventare l’ARG (Alternate Reality Game) con il maggior numero di utenti della storia del gaming.
Molte aziende di videogiochi stanno facendo i conti con un numero sempre crescente di gamer che chiede a gran voce novità e maggior attività per aggiungere divertimento ai videogame, nuove IP e altrettanto nuove tipologie di giochi, tanto che giornalmente si leggono interviste e dichiarazioni in merito e che coinvolgono pareri su Oculus Rift e la VR in generale. Un esempio è quello di Thomas Bidaux, CEO di ICO Partners, compagnia europea che si occupa di giochi on line, che ha dichiarato in una recente intervista di essere un vero e proprio fan di Oculus Rift e che vede nella realtà virtuale il più vicino futuro per il gaming: “Sono un grande fan di Oculus […]. Anche se Oculus Rift è ancora in fase di sviluppo, non sembra di guardare ad un lontano futuro. L’idea che mi intriga di più è la postazione di gioco.” Inoltre aggiunge:  “[…] non riesco ad immaginare un gioco che non sia divertente. Penso che Ingress sia un buon lavoro in questa direzione… ma c’è qualcosa in cui è ancora carente. E’ però un’idea geniale che non ha ancora avuto nessuno.”
Prendendo in esempio il titolo di Google, Ingress appunto, Bidaux traccia una nuova linea di sviluppo che potrebbe diventare interessante anche per Oculus VR: nuove piattaforme, nuovi videogiochi, nuove realtà .
Come accennato già prima, Ingress è un Alternate Reality Game sviluppato da NianticLabs@Google per la piattaforma Android (per ora, ma si prevede una sua implementazione su altri OS) e scaricabile da novembre 2012 da Google Play, direttamente sul device che utilizzeremo per il gioco, che sia esso un tablet o uno smartphone. Il gioco è insieme un GDR (giochi di ruolo) e un’avventura multiplayer online il cui ambiente di gioco è il mondo reale che si scopre avere al suo interno una nuova fonte di energia, dove due fazioni (Resistenza e Illuminati) lottano tra loro allo scopo di creare collegamenti e campi di controllo per utilizzarla o meno, il tutto legato con dei portali che vedremo nell’interfaccia del gioco.
Cosa c’entra tutto questo con Oculus Rift? C’entra nella misura in cui guardiamo al futuro del gaming pensando a ogni sviluppo possibile del mondo VR. Se pensiamo che il videogioco in qualità di media ha aggiunto la componente interattiva alla fruizione del media stesso, la realtà virtuale ha permesso un salto di qualità ancora più eclatante in tal senso.
Facciamo ora un gioco: immaginiamo di unire l’idea di Ingress al visore Oculus Rift. Otteniamo un ARG in VR e ci ritroviamo a girare per le strade del mondo (contando sul fatto che Oculus Rift supporterà la tecnologia wireless!!!) vedendo i portali in ambienti reali ma attraverso una visuale virtuale e potremmo conquistarli interagendo non più con il tablet ma con un’interazione diretta. Due realtà che si fondono, il mondo ha una pelle nascosta che sta a noi scoprire… ma è solo un gioco, per ora. Che sia destinato a non esserlo per troppo tempo?
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