Per Bushnell, fondatore di Atari, Nintendo è KO, Oculus Rift vince

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Nolan Bushnell è una di quelle persone i cui risultati parlano per sé. Un esempio? Dare vita all’industria dei videogiochi così come oggi la conosciamo. Lo spirito pionieristico di Bushnell, padre fondatore del videogioco, assomiglia non poco a quello di un altro ragazzo che, 40 anni dopo, come lui tenta ancora una volta di rivoluzionare il mondo. Ma che cosa penserà Bushnell, l’uomo che ha dato vita alla leggendaria casa di videogiochi Atari, dell’operazione Oculus Rift?

In una recente intervista per il network d’informazione inglese BBC, Bushnell si è espresso con toni molto perentori nei confronti di Nintendo, dichiarando che il passo falso di Wii U (le cui vendite sono al momento ancora molto scarse) rischia di far scivolare la compagnia nell’irrilevanza. Anche la conquista del mercato portatile, da anni data per scontata, è secondo il magnate del videogioco destinata a essere progressivamente sbriciolata dall’avvento degli smartphone, che permettono ormai allo stesso modo di poter giocare ovunque con titoli di grande successo. Ma non c’è solo pessimismo nelle parole di Bushnell, che se da una parte sembra bocciare l’atteggiamento conservatore della compagnia di Kyoto, allo stesso tempo elogia l’innovazione proposta da Oculus VR.

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Bushnell si dice infatti entusiasta di fronte alle possibilità aperte dal visore per la realtà virtuale Oculus Rift. “Il problema con la realtà virtuale è sempre stato la motion sickness”, ha dichiarato. “Se sono davvero in grado di dare l’illusione della realtà attraverso le immagini, con una bassa latenza, io penso che avranno successo. Comunque, è possibile diventare “immuni” alla maggior parte dei tipi di motion sickness, e credo che Oculus Rift rappresenti un sistema di gioco del tutto e nuovo e davvero potente.”

Come Oculus Rift Italia ha già avuto modo di osservare, Oculus VR è alacramente al lavoro per risolvere questo problema. Con Bushnell, si allunga così la lunga lista di personalità eminenti del videogioco che hanno dato la loro benedizione a Oculus Rift. Stiamo forse per assistere ad una nuova mania collettiva come quella che colpì il mondo quando Atari lanciò Pong nell’ormai lontano 1972? Il parere di Bushnell è particolarmente puntuale, dal momento che Bushnell come Luckey non si è mai fermato, e ha sempre cercato di superare i suoi limiti esplorando nuove possibilità e scenari fantascientifici. Oggi dirige Brainrush, una compagnia che combina neuroscienze e game design per migliorare le capacità cognitive dell’essere umano.

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