In 20 anni di storia videoludica Rockstar Games ha sempre valicato i confini che limitano la libertà del giocatore, promuovendo prodotti che, anno dopo anno, hanno spezzato il confronto con il mercato. Con Red Dead Redemption 2 la software house ci riprova, pronta a superare se stessa e un mercato terribilmente fissato con i propri schemi. L’acclamato genere open world è sicuramente, per antonomasia, la massima espressione di libertà videoludica, ma in pochi hanno saputo offrire un prodotto al di là delle aspettative. Rockstar è stata infine capace di mettersi in discussione, sbalordendo il pubblico e gli amanti della saga, con un titolo vivo e pulsante. Grazie ad un’attenta diffusione di notizie riguardanti le macro strutture del gioco, è presto divampata una grande aspettativa, che ha infiammato il cuore dei fan e non solo. Cosa rende, quindi, Red Dead Redemption 2 una delle opere più discusse ed esaltanti del 2018?
L’ambientazione del titolo, già scoperta nel precedente capitolo della saga, offre terreno fertile alla creatività degli sviluppatori, ma non solo per la vastità delle aree di gioco. L’era in cui si aprono i sipari della profonda trama di Red Dead Redemption 2 è il tardo ‘800, un’epoca travagliata e di grandi cambiamenti per l’America. La mancanza di punti di riferimento, l’inarrestabile flusso di migranti e il proliferare di opportunità di grande rilevanza per il continente, lascia aperti pericolosi spiragli per la criminalità. La fame d’opportunità e l’intraprendenza della giovane nazione, scuotono nel profondo gli apparati sociali ed economici, dando il via ad una pura entropia morale. Proprio da questo delicato, quanto inevitabile, nuovo mondo, bande di uomini senza scrupoli e alla smodata ricerca di ricchezze, fanno il loro ingresso, sfociando in scorribande e azioni senza freno. Tra queste vi è il gruppo di Arthur Morgan, il protagonista della storyline principale e ingranaggio degli eventi di cui saremo coinvolti. Ed è proprio qui che Rockstar fa centro, offrendo un titolo che muta totalmente, in base al segno che vorremo lasciare.
Così come vi abbiamo accennato qualche giorno fa, nel marcio universo rappresentato da Rockstar Games ve ne sono tanti altri più piccoli. Ogni area geografica presente sulla mappa di gioco emanerà un affascinante brio d’avventura, reso tale dall’imprevedibilità delle specie animali e vegetali. La ricca varietà esseri viventi presente nelle regioni esplorabili offre una ricercata profondità, che premia il senso d’adattamento del giocatore. La fauna risponde all’utente ed è dotata di un intelligente intuito animale, rendendo il paesaggio tanto gradevole, quanto incontrollabile. La cura quasi maniacale nei dettagli presentati nei trailer di gameplay affascina senza alcun dubbio e tuttalpiù ci incuriosisce, non essendo a conoscenza fin a dove si possano spingere gli sviluppatori. Lo studio degli habitat naturali e dei terreni di caccia sarà di vitale importanza per la carovana di briganti al nostro seguito. Conoscere a fondo l’ambiente potrebbe rivelarsi la giusta chiave per guadagnare in modo onesto e sostenersi durante viaggi stremanti.
Sebbene il mondo non civilizzato offra prospettive sconfinate al giocatore, ci sono altri aspetti più comuni di grande rilevanza. Come specificato dettagliatamente nel trailer di gameplay, non bisogna assolutamente sottovalutare il fattore sociale presente nell’opera. L’accampamento di cui facciamo parte è il classico esempio di come le nostre azioni siano sotto i riflettori di tutti e che da noi dipendono molti altri. L’intento di Rockstar Games è quello di rendere accogliente l’esperienza di gioco, offrendo allegri punti di ritrovo, dove scambiare quattro chiacchiere o semplicemente rilassarsi dopo una estenuante avventura. Anche le varie città nascenti nello sconfinato panorama di Red Dead Redemption stuzzicano l’interesse dell’utente, pizzicandolo con avvincenti cacce alle taglie o intriganti missioni secondarie. L’emozione che sgorga dall’opera è giustificata, dunque, dalle infinite prospettive dalle quali analizzarla, un’occasione unica per tastare con mano un ruggente mondo, ormai dimenticato.
Ma non saremo mai allo sbaraglio durante l’esplorazione: la presenza di abilità uniche come il Dead Eye e il fiorente arsenale di armi letali presenti nel gioco ci saranno di grande aiuto. La celebre abilità, già nota a chi ha un po’ di dimestichezza con le vecchie opere Rockstar, ci permetterà di rallentare il tempo, assicurandoci così colpi precisi e a rapida esecuzione. Con gli anni quest’esaltante potere è stato curato e rielaborato, offrendo ora una più chiara visione dei punti sensibili del nostro nemico e un minor tempo di ingaggio. Dall’altra parte troviamo, invece, come annunciato dalla stessa software house, un catalogo armi assai ampio e diversificato, una vera gioia per chi ama alternare vari strumenti bellici e approcci più ponderati. Il numero delle armi utilizzabili ammonta all’incirca a 50 pezzi, come dichiarato poco tempo fa, e ci aspettiamo pertanto che ognuna di esse riservi delle caratteristiche uniche. Un quesito, dunque, sorge spontaneo: come sono stati gestiti i combattimenti in campo aperto?
Nulla negli scontri visibili nel secondo gameplay del titolo sembrano lasciati al caso ma, anzi, appaiono nettamente più profondi rispetto al primo capitolo. Oltre alle scoppiettanti meccaniche legate alle armi proposte, Rockstar ha reso ancora più avvincenti ed intensi gli scontri a mani nude. La vastità di interazioni che si susseguono durante una rissa emana un profondo realismo. Nel corso della nostra storia avremo, infatti, la possibilità di ingaggiare scontri alla vecchia maniera, minacciare ed intimorire chiunque si troverà sul nostro cammino. La varietà di schemi e di scelte da compiere durante la trama e non, avrà ripercussioni su tutto ciò che accadrà in seguito, macchiandoci e sporcandoci le mani. Starà difatti a noi scegliere l’approccio desiderato, questo aprirà strade diverse al giocatore e lo porterà ad affrontare scelte separate da un labile confine morale. Sarà quindi nostra premura scegliere il nostro destino, per rimanere ancorati a questo nuovo mondo, nel bene e nel male. E voi, quale approccio userete?
Se non siete ancora pronti per buttarvi nella mischia in Red Dead Redemption 2, sappiate che il fattore stupore dell’opera potrebbe lasciarvi senza fiato. Sono infatti state confermate già dal lancio ufficiale dei nuovi cambi di visuale e di telecamera di gioco. Durante i nostri viaggi, tra panorami mozzafiato e pittoresche ambientazioni, potremmo difatti immortalare con la telecamera momenti unici, sconfinando nel limite della telecamera per favorire l’aspetto puramente scenico. Non sarà solo l’ambiente, però, a regalarci prospettive uniche: quest’anno infatti Rockstar Games introduce la visuale di gioco in prima persona, per sorprendere chi volesse garantirsi un’esperienza di pura immersione. Il mezzo di trasporto per eccellenza che ci accompagnerà nel lascito del selvaggio West sarà ovviamente il cavallo, anche se potrebbero esserci alcune sequenze di spostamento a bordo dei primi treni a vapore. Nel corso del viaggio avremo a che fare con moltissime razze equine diverse, ciascuna con le proprie caratteristiche, utili per affrontare strade sterrate o di montagna, in base alle nostre esigenze. Siate comunque cauti: se non curate il vostro cavallo e lo abbandonate, questo potrebbe non sfoggiare tutte le sue potenzialità, magari fallendo in momenti poco opportuni.
Tuttavia, questi che vi abbiamo elencato sono solo degli assaggi di ciò che ha in serbo per noi Red Dead Redemption 2, le possibilità del mondo di gioco sono tendenzialmente infinite e tocca a noi capire fin dove ha deciso di spingersi RockStar Games. Ci sono difatti i buoni propositi per far si che il titolo sia uno dei più innovativi dell’anno. L’opera ha apparentemente riscritto i canoni di uno dei generi più in voga degli ultimi anni ed è arrivata a riesumare uno dei periodi più pericolosi della storia americana. Nulla sembra essere lasciato al caso, anzi, gli stessi sviluppatori sono partiti da una solida struttura formatasi alla nascita del primo capitolo ed ora potrebbero aver raggiunto un nuovo livello di sviluppo. L’opera che ci aspetta non sarà infatti cristallizzata in sé ma muterà con noi e si plasmerà in base a come l’avremmo vissuta, lasciando sicuramente nel cuore di tutti gli appassionati un segno indelebile. Pensate anche voi che possa essere il culmine dell’operato di Rockstar? Ricordiamo che il gioco è atteso sulle piattaforme di PlayStation 4 e Xbox One il 26 ottobre 2018, non fatevi scappare i contenuti esclusivi disponibili al lancio!