Quando si รจ bambini, รจ facile provare timore per un infinitร di cose. Una volta cresciuti, reputiamo di essere anche fin troppo grandi per dare loro importanza, o spesso ce ne dimentichiamo soltanto. Esistono, perรฒ, paure che ti restano dentro, e continuano a insinuarsi insidiose e silenti sotto la nostra pelle, pronte a spuntare nei momenti piรน impensati. Ed รจ cosรฌ che Resident Evil 2 รจ ricomparso tra noi come un fulmine a ciel sereno, mostrandosi nuovamente all’E3 2018. Frutto della mente brillante di Shinji Mikami, quel titolo, che dal lontano 1998 riuscรฌ a guadagnarsi un posto nell’immaginario collettivo come uno dei giochi horror che piรน รจ stato in grado di segnare un’intera generazione, รจ ora pronto a riscatenare in noi le antiche ansie che ci costringevano a trattenere il respiro e a restare con gli occhi sbarrati. ร ora di tornare a Raccoon City, ancora una volta.
Probabilmente Leon non immaginava sarebbe finito cosรฌ il suo primo giorno di servizio. Leon Scott Kennedy, giovane poliziotto alle prime armi, si ritrova catapultato in una situazione decisamente piรน grande di lui. Raccoon City รจ stata letteralmente travolta dalla violenza dell’esplosione del virus-G, rendendo la vita un privilegio riservato a pochi. Nemmeno lo stesso dipartimento di polizia a cui era stato recentemente assegnato, simbolo dell’ordine in cittร , รจ stato risparmiato da quella desolante rovina. Il nostro protagonista, rinchiuso all’interno dell’R.P.D., dovrร farsi strada tra i suoi claustrofobici corridoi, a malapena illuminati e infestati da mostruose creature, per cercare una via d’uscita che gli permetta di proseguire illeso nel suo cammino. La nostra prova di 20 minuti alla Milan Games Week 2018, ci ha letteralmente catapultati in uno scenario di sangue e cadaveri menomati, dove l’inarrestabile furia degli zombie parrebbe aver avuto la meglio. L’atmosfera lugubre e ricca di tensione che ha caratterizzato i fasti della serie ha fatto ritorno.
Capcom ha voluto mantenere la formula del survival horror, proponendo un gameplay semplice e un sistema di combattimento tanto basilare quanto efficace. Per rifuggire l’incontenibile fame degli zombie, avremo una semplice pistola, caricata di pochi colpi, e una torcia che verrร utilizzata di tanto in tanto da Leon nei luoghi piรน bui. I non-morti saranno numerosi, talmente tanti che a volte ci sembrerร di non avere speranze contro di loro. Nemmeno la nostra arma, che dovrebbe rappresentare l’unico barlume di speranza per uscire da quell’inferno, รจ cosรฌ risolutiva: difficilmente avremo il tempo di misurare i nostri spari, e la mira, a tratti volutamente imprecisa, renderร ogni faccia a faccia con gli zombie piuttosto ansiogeno. Come di regola, il punto debole sarร sempre la testa, ma per atterrare il nostro famelico avversario saranno necessari almeno 3 colpi ben piazzati. Inutile dire che, vista la totale mancanza di coperture e nascondigli, e soprattutto, considerate le poche pallottole da cui potremo attingere, spesso sarร vitale saper scegliere tra lo scontro a fuoco e la fuga. Gli zombie saranno, in ogni caso, molto aggressivi, e se riusciranno ad accorciare a sufficienza le distanze tra loro e lo sventurato poliziotto, non esiteranno un attimo per avventarsi sul povero malcapitato, che verrร azzannato al collo senza pietร .
Il remake di Resident Evil 2 mantiene un evidente legame col titolo originale, arricchendone la struttura sia con gli aspetti di gameplay sopracitati, che rimodernando alcuni elementi di gioco. Nel corso della nostra fuga da incubo, non sarร insolito incorrere in enigmi di diverso tipo, a volte dal gusto un po’ retrรฒ, ma che riescono ugualmente a intrattenere senza annoiare. Non รจ da escludere che molti di questi siano stati ampiamente rivisitati o perfino che ne siano stati aggiunti altri successivamente del tutto nuovi. In questa demo Leon รจ tenuto a farsi largo tra le troppe porte del dipartimento di polizia, perennemente turbato dall’eventualitร che uno zombie possa comparire da un momento all’altro, alla ricerca di tre speciali medaglioni che rappresentano la sua unica possibile via per la salvezza. Insomma, l’ansia non mancherร mai, e sarร necessario mantenere quanto piรน possibile la calma per non andare fuori strada.
Resident Evil 2 Remake non รจ solo il rifacimento di uno dei capitoli piรน celebri dell’horror videoludico, ma รจ anche un prodotto a tutti gli effetti moderno, che ha saputo elevare il tipo di esperienza proposta grazie anche a un comparto tecnico di tutto rispetto. Grazie all’impiego del RE Engine, il motore sviluppato da Capcom e impiegato per la prima volta in Resident Evil 7, possiamo ammirare delle animazioni facciali di ottima fattura e l’alto livello di dettaglio che permea personaggi e ambientazioni. Un particolare plauso va fatto senz’altro alla regia: senza dover ricorrere a banali espedienti, come i jump scare, รจ sufficiente la sola atmosfera, ricreata anche da un eccellente studio delle luci, per mantenere nel giocatore uno stato di ansia costante.
Il tempo a nostra disposizione per la prova di certo non era moltissimo, ma senza alcun dubbio vi possiamo confermare che รจ bastato per entusiasmarci. Capcom รจ riuscita a riproporre l’orrorifica esperienza di un tempo, senza mai mancare di rispetto all’esperienza originale, mantenendo la stessa atmosfera e tensione che molti giocatori di vecchia data non stenteranno a riconoscere. Se consideriamo che lo stesso Hideki Kamiya, Director di Resident Evil 2, ha voluto prendere parte attivamente al progetto, non possiamo che attendere un titolo degno della sua fama, di cui, con tutta probabilitร , difficilmente faremo a meno.