Il primo capitolo di Valkyria Chronicles era stato molto apprezzato dalla critica internazionale, grazie alla ventata d’aria fresca che apportava al genere. Uno stile grafico accattivante, la libertà di azione lasciata al giocatore, la qualità della componente strategica, sono state tra le caratteristiche che hanno contribuito al suo successo. Con Valkyria Chronicles 4, Sega ha deciso di compiere un vero e proprio ritorno alle origini, sia per quanto concerne la collocazione temporale che per la struttura generale. Sono molte infatti le somiglianze col primo episodio, ma non mancano le dovute novità in grado di aggiungere quel pizzico di varietà che non guasta mai. La trama è stavolta incentrata sulle ostilità tra la Federazione Atlantica e le forze dell’Impero, la cui influenza, nel 1935, si era ormai estesa prepotentemente verso ovest. L’unico modo per fermarlo è un attacco diretto alla sua Capitale, in una iniziativa denominata “Operazione Croce del Nord”.

La narrazione, basata per lo più su dialoghi e qualche cutscene, riesce a raccontare efficacemente l’avanzata militare. I personaggi che la compongono, seppur con qualche cliché, risultano generalmente ben caratterizzati e, con le loro simpatiche e piacevoli interazioni, costruiscono quel velo di naturalità e quotidianità che si contrappone al contesto bellico. Ma il gioco non è ovviamente tutto rose e fiori e non mancano i momenti di serietà, conflitto e angoscia. Sono tanti i personaggi all’interno del gioco e, come è giusto che sia, largo spazio è dato a quelli principali. Non sono però del tutto privi di caratterizzazione i secondari, i quali hanno un loro spazio riservato nelle cosiddette “Storie Unità” che, con accenni di trama e mappe dedicate, approfondiscono in modo soddisfacente il loro background.

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Il gioco è in generale estremamente fedele al capostipite della serie, con le meccaniche base di comando e azione perlopiù invariate.

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Il titolo è strutturato a capitoli, ognuno contenente episodi da visionare e una o più mappe di gioco. Accedendo alla mappa si entrerà nel cuore del gameplay, con specifiche missioni da superare e obiettivi vari ma che, di solito, consistono nel conquistare la base nemica. Ciò per cui era stato apprezzato il primo Valkyria Chronicles, qui viene riproposto e in parte ampliato con qualche gradita aggiunta. Tra queste troviamo la nuova classe Granatiere, la quale si rivela molto utile all’interno del gameplay, permettendo di colpire nemici lontani con potenti granate a lunga gittata, in grado di superare ostacoli. In parti più avanzate del gioco si potrà poi avere accesso a nuove funzionalità che arricchiscono ulteriormente la componente tattica e permettono nuove strategie. Le altre classi sono quelle già conosciute, dal Ricognitore, utile per scoprire la posizione degli avversari, al Cecchino, dal Soldato d’assalto all’Ingegnere, l’unico in grado di ricaricare le munizioni dei compagni ed eliminare le mine sul terreno. Il gioco è in generale estremamente fedele al capostipite della serie, con le meccaniche base di comando e azione perlopiù invariate. Escluso un sistema di spawn a volte ingiusto e una certa remissività dei nemici nella conquista delle basi, il sistema funziona sempre in modo ottimale e lascia spazio, nella maggior parte dei casi, a più piani d’attacco. Ciò anche grazie alla libertà di azione e di movimento caratteristica della saga, la quale permette di approcciarsi in modo più realistico alla componente strategica del titolo.

Non manca anche in questo quarto capitolo il Quartier Generale, luogo in cui potremo organizzare la nostra Unità e potenziare armi e carri grazie all’esperienza e ai DUC ottenuti in battaglia. Ogni classe potrà avere accesso, dopo essere salita di un certo numero di livelli, a diverse potenzialità, che variano da personaggio a personaggio. Esse rendono in qualche modo unico ogni soldato, con effetti positivi e negativi che si attiveranno in battaglia solo in determinate condizioni. Allo stesso modo sarà possibile sbloccare degli ordini, che il comandante Claude Wallace può utilizzare in battaglia per apportare benefici ai membri dell’Unità. Anche la gestione delle armi e delle divise risulta ben strutturata, con veramente tanti potenziamenti da sbloccare nel corso dell’avventura. Questi consentono un giusto equilibrio tra le forze alleate e quelle avversarie le quali, soprattutto in una fase avanzata del gioco, diventano più potenti e insidiose.

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Graficamente il titolo rimane un piacere per gli occhi grazie allo stile ad acquerello donato dall’utilizzo del Canvas Engine, ormai caratteristico della serie Valkyria Chronicles.

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Le ambientazioni sono sempre ben diversificate, così come gli eventi che si possono manifestare in ognuna di esse, come ad esempio una valanga in un campo ghiacciato. Le condizioni atmosferiche influenzano molto i movimenti dei personaggi e di conseguenza il comportamento del giocatore. È anche vero, però, che la fanteria, in fase di gameplay, non sembra sentire la differenza di tempo a livello grafico e di animazioni. La pioggia, ad esempio, influenza negativamente il campo di battaglia, facendo notare meno i soldati nemici. Il suo effetto si nota, quindi, nel gameplay, ma non sui personaggi, che non saranno allo stesso modo condizionati dall’evento atmosferico, con nessun accorgimento grafico che lo faccia notare. Graficamente, tuttavia, il titolo risulta sempre piacevole a vedersi, grazie allo stile artistico dato dal Canvas Engine ormai caratteristico della serie Valkyria Chronicles. Tutto sembra un dipinto in acquerello in movimento, il che è un piacere per gli occhi, e crea uno stile quasi immune al passare degli anni. Da sottolineare anche le onomatopee associate agli oggetti e ai movimenti, che donano un effetto fumettistico davvero gradevole.

Sempre attinente e coerente con gli eventi del gioco è la colonna sonora, che varia, a volte, anche in modo brusco, tra tracce pacate e altre di tensione e agitazione. Stesso discorso per la musica durante i combattimenti, che in fase nemica suscita preoccupazione e in quella del giocatore spinge all’attacco e produce la giusta atmosfera. I suoni sono infine ben realizzati, sia per quanto riguarda i colpi delle armi che i passi, o il fruscio dell’erba quando ci si passa attraverso.

Con meccaniche derivate dai capitoli precedenti e qualche piccola novità interessante, Valkyria Chronicles 4 rappresenta un bel ritorno alle origini della serie. Il sistema di combattimento risulta sempre intrigante e consente l’utilizzo di variegate strategie per raggiungere l’obiettivo. L’introduzione del Granatiere e di altri elementi contribuiscono, poi, a rendere il gameplay ancora più profondo. Pur se ambientato nello stesso anno del primo capitolo, il gioco narra una storia inedita ed è quindi godibile sia dai fan della saga che dagli ultimi arrivati, anche se, in generale, Valkyria Chronicles 4 è un titolo che può essere apprezzato da qualunque sostenitore del genere strategico.