Pochi giorni fa abbiamo parlato qui di Another Sight, titolo made in Italy sviluppato da Lunar Great Wall Studios, una compagnia che, nonostante si tratti del primo prodotto, รจ formata da veterani dell’industria. Avevamo riportato quanto visto durante la breve sessione della Gamescom ma, finalmente, abbiamo avuto l’opportunitร di provare il videogioco in tutta la sua interezza. Oltre a quanto giร scritto la settimana scorsa, vorremmo porre l’accento sull’impegno nella realizzazione: non si tratta esclusivamente di un’opera videoludica, visto che il risultato รจ frutto di studi e interviste a persone non vedenti. Il modo di rappresentare la cecitร , infatti, non รจ una ricostruzione di fantasia, ma รจ una riproduzione di quanto riferito da chi non puรฒ contare sui propri occhi per percepire l’ambiente circostante. Volete sapere la nostra opinione? Continuate a leggere la nostra recensione per scoprire che idea ci siamo fatti di Another Sight.
Ricapitoliamo brevemente quanto riportato nel provato: i protagonisti sono Kit, una ragazza cieca che puรฒ percepire ciรฒ che รจ nelle immediate vicinanze, e Hodge, un gatto siberiano che la aiuterร a “vedere“. Il rapporto fra i due รจ la base del gameplay, visto che quello che puรฒ fare uno, non puรฒ fare l’altro e viceversa: alterneremo momenti in cui dobbiamo esplorare, guardando l’ambiente che ci circonda, ad altri in cui dobbiamo interagire con oggetti. Dopo aver discusso con il padre, Kit cade accidentalmente in una Londra sotterranea, ispirata a “Nessun dove” di Neil Gaiman, e si accorge di questo nuovo modo di percepire cosa ha intorno. Inizialmente la ragazza non sa cosa le riserverร il futuro, ma andando avanti cambierร molto. ร vestita in stile Alice nel Paese delle Meraviglie,ย ma successivamente apparirร come una vera assassina (anche se non ucciderร nessuno), mentre un’altra evoluzione riguarda il lato emotivo, dal momento che fin da subito il suo obiettivo รจ tornare in superficie, anche se gli eventi la porteranno a farsi domande e rivedere le proprie prioritร .ย Nel corso della storia faremo la conoscenza di vari personaggi, realmente esistiti, che ci aiuteranno a risolvere un mistero riguardo una fonte d’energia, il “Nodo”, il quale fa gola a tutti e che, per motivi diversi, ognuno lo reclama per sรฉ: vi abbiamo riferito di Monet, Tesla ed Edison, ma ne incontreremo anche altri, provenienti dal mondo della letteratura o della musica, dei quali dovremo capire le intenzioni.
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La cooperazione รจ dunque fondamentale e in ogni caso va sfruttata l’abilitร di ognuno dei personaggi.
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Another Sight si presenta come un platform 2.5Dย steampunk ambientato in epoca vittoriana, pieno di puzzle ed enigmi da risolvere. Il gioco di base prevede un continuo alternarsi fra la ragazza e il gatto: Hodge vede tutto, ma Kit puรฒ visualizzare (e usare) tutti gli oggetti utili al superamento del livello, come leve da azionare o scatole da spostare. La cooperazione รจ dunque fondamentale e in ogni caso va sfruttata l’abilitร di ognuno dei personaggi.ย Nel corso della partita, con l’inserimento di nemici, Another Sight prenderร una piega leggermente piรน stealth, che ricorda Assassin’s Creed Chronicles, doveย non saremo piรน di fronte ai rompicapo iniziali, ma dovremo comunque trovare il modo di superare avversari ai quali non possiamo avvicinarci liberamente. La trama รจ il filo conduttore dell’opera e dร idea del contesto in cui ci troviamo. Come accennato nel nostro hands on, le cutscene saranno rappresentate tramite illustrazioni e voice over; le stesse, pur senza animazioni, hanno il pregio di raccontare in maniera chiara le vicende. La storia รจ fin troppo lineare e, a nostro avviso, per un titolo che si basa proprio sulla narrativaย si poteva osare di piรน, nonostante sia presente un finale multiplo un po’ troppo “elementare”.ย Non che quanto fatto sia da buttare, anzi, ma quando la faccenda iniziava a diventare intrigante e ci aspettavamo un colpo di scena, siamo giunti ai titoli di coda.
Oltre alla storia, di cui non possiamo rivelare troppi dettagli, vogliamo sottolineare il lavoro svolto sul level design, il quale, a causa della natura del titolo, svolge un ruolo fondamentale. Come dicevamo, ogni stage viene visualizzato dai due protagonisti in maniera diversa. Hodge lo puรฒ guardare nella sua interezza, rendendo apprezzabile ogni dettaglio, Kit invece non puรฒ focalizzarsi sui particolari, a causa della sua cecitร , e quindi puรฒ percepire solo le forme di ciรฒ che ha nelle immediate vicinanze: se perรฒ il gatto miagola, o c’รจ qualche rumore forte come un treno o il vento che muovere i fili d’erba, allora puรฒ “vedere” anche un’area leggermente piรน vasta. Anche l’atmosfera di uno stesso livello ha un duplice modo di essere visualizzato: ricco di tonalitร , quando impersoniamo Hodge, o cupo, se abbiamo selezionato la ragazza. Ovviamente ogni stage con Kit ha una navigabilitร inferiore, ma il suo esser cieca ha il solo difetto di rendere piรน lenti i suoi spostamenti.
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Uno dei pochi difetti presente nella produzione รจ la gestione dei checkpoint, che in alcuni casi ci ha costretto a ripartire troppo distante dall’ultimo punto di salvataggio.
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Nonostante sia innegabile la qualitร , dobbiamo parlare dei difetti: uno dei pochiย รจ la gestione dei checkpoint, che in alcuni casi ci ha costretto a ripartire troppo distante dall’ultimo punto di salvataggio, rendendo un po’ frustrante il dover tornare nel punto in cui si รจ morti, a maggior ragione quando impersoniamo Kit, che, fra ostacoli e lentezza nei movimenti, puรฒ rendere l’esperienza poco piacevole in certi momenti. Ci รจ capitato anche di dover ricominciare il gioco appena prima di un video che ci illustrava il livello e, dopo ogni spawn, continuavamo a visualizzare questo filmato, non lunghissimo (10-15 secondi) prima di poter riprendere il controllo dei personaggi.
Altro elemento che non convince del tutto sono i salti, i quali sono stati probabilmente l’ostacolo che ci ha tenuti impegnati piรน di tutti durante la partita: sapevamo cosa fare e dove andare, ma non ci riuscivamo. Per potersi aggrappare a una sporgenza alta con Hodge dovremo piazzarci sotto la stessa e premere il tasto per saltare: sicuramente รจ un sistema fedele alla realtร , ma in termini di gameplay tende a rallentare l’azione, e nei momenti in cui bisognava districarsi su varie piattaforme siamo caduti molto spesso. Per quel che riguarda Kit invece รจ piรน giustificata una meccanica complicata, in fin dei conti la ragazza รจ cieca. Anche in questo caso siamo precipitati spesso e abbiamo dovuto cominciare piรน volte lo stesso livello. Il salto andava dosato meglio, poichรฉย il gatto tenderร ad effettuare balzi fin troppoย corposi, mentre la ragazza compirร dei salti particolarmenteย esigui.
Il nostro giudizio รจ positivo: Another Sight รจ composto da tantissime idee interessanti e mixate fra loro in maniera ottimale, ma ha delle pecche che condizionano un po’ l’esperienza di gioco. Durante il nostro incontro alla Gamescom ci era stato riferito che l’inserimento di personaggi realmente esistiti dell’epoca era un modo per stimolare la curiositร , e cosรฌ รจ stato. Abbiamo detto che tutti gli elementi sono coerenti nell’insieme, ma ognuno di essi presenta qualche piccolo difetto: come i salti calibrati male e una storia un po’ troppo corta. Nel complesso, perรฒ, possiamo affermare che il prodotto ha raggiunto almeno due degli obiettivi prefissati: abbiamo scoperto qualcosa in piรน sull’epoca vittoriana e siamo stati invogliati a informarci sui personaggi incontrati, ma, soprattutto, abbiamo sperimentato per qualche ora cosa significa essere ciechi. Non vogliamo certo fare paragoni, ma, seppur in maniera del tutto diversa, ci siamo resi conto dei problemi e delle insicurezze che ogni giorno vive (e supera) una persona che non puรฒ contare sulla vista. Insomma, possiamo vivere Another Sight come un platform con qualche meccanica discutibileย o come un gioco che pecca un po’ nella narrazione, maย l’approccio migliore รจ quello che abbiamo scelto noi:ย volerย imparare qualcosa di nuovo.
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