Si รจ da poco conclusa la Gamescom 2018 e, fra i vari titoli presenti, abbiamo avuto la possibilitร di provare The Suicide of Rachel Foster, un prodotto sviluppato dalla casa italiana 101%, con la collaborazione di Reddoll e Alphaomega. Si tratta di un’opera molto particolare, con una grafica fotorealistica, che mette il player all’interno di un hotel, molto simile a quello visto in Shining, mantenendo perรฒ un gameplay di base vicino a Firewatch, dando inoltre un’incredibile importanza all’audio, per il quale ci รจ stato raccomandato l’utilizzo delle cuffie, capaci di cambiare incredibilmente l’esperienza di gioco. C’รจ molto altro, perรฒ, a rendere questo prodotto veramente interessante, che vi racconteremo nei prossimi paragrafi.
https://www.youtube.com/watch?v=P5i_PrU7E28
La storia ha le sue radici nel 1983, con Rachel Foster e Nicole Wilson (la nostra protagonista) adolescenti. Dopo che la madre di quest’ultima scopre una relazione del marito con la prima, lascia l’hotel di famiglia con la figlia, senza piรน tornarci. Poco dopo, per cause non precisate, ma che si presume scopriremo nel corso del gioco, Rachel si suicida, trascinando con sรฉ il figlio che portava in grembo. A dieci anni di distanza da quel tragico evento, nel 1993, inizia la nostra avventura. Nicole, dopo che entrambi i genitori sono morti, torna nella struttura per soddisfare le ultime richieste della madre: vendere l’hotel per poter risarcire la famiglia di Rachel. A questo punto, perรฒ, una tormenta blocca le strade, lasciando la protagonista intrappolata all’interno dell’edificio, senza possibilitร di fuga, ma con l’opportunitร di investigare e scoprire nei dettagli cosa ha portato a quel drammatico epilogo.
L’ambientazione รจ ripresa da Shining: mentre nell’opera di Kubrick ci trovavamo intrappolati nell’Overlook Hotel, questa volta la neve ci terrร bloccati all’interno del Timberline (il cui nome non รจ casuale). Le similitudini non finiscono qui, perchรฉ anche i colori degli interni ricordano molto quelli in cui si aggirava Jack Torrance. In aggiunta, nel trailer di The Suicide of Rachel Foster รจ impossibile non notare la somiglianza fra l’inquadratura dall’alto dell’automobile e la scena iniziale di Shining, ripresa dall’elicottero. Il gameplay invece รจ chiaramente ispirato a Firewatch, con cui condivide anche alcune meccaniche, come la visuale in prima persona e il gioco prettamente in solitaria, seppur con la compagnia di una voce: in questo caso dall’altra parte della cornetta abbiamo Irving, un giovane agente della FEMA (Federal Emergency Management Agency,ย una sorta di protezione civile statunitense), che con l’ausilio dell’antenato del cellulare moderno ci supporterร nelle indagini.
Ci siamo dilungati sul contesto di The Suicide of Rachel Foster, ma le atmosfere in-game e la profonditร della storia sono decisamente centrali all’interno del titolo. Nicole, dicevamo, รจ cresciuta e non รจ piรน una ragazzina: รจ diventata una donna determinata, che sa il fatto suo, forse fin troppo, vista l’arroganza con il quale risponde al povero Irving nelle scene iniziali. L’hotel รจ diviso in varie aree, tra cui la stanza della protagonista. Nel corso della partita ci ritroveremo a visitare tutte le zone, con l’ausilio di una mappa per non perderci. Andando avanti, perรฒ, impareremo a conoscerlo e sarร piรน facile muoverci. Lo scopo, come dicevamo, รจ ricostruire gli avvenimenti di dieci anni prima che hanno portato al suicidio di Rachel, ma, indagando, verrร svelata una terribile veritร , che potrebbe sconvolgere i giocatori. Non ci sono stati riferiti i dettagli, giustamente, ma ci รจ stato assicurato che vale la pena finirlo: vista la struttura dello stand a Colonia, qualche teoria su questo tragico evento ce la siamo fatta, ma si tratta solo di nostre impressioni del tutto prive di fondamenta. L’interfaccia di gioco, come giร visto in Firewatch, รจ integrata al gameplay: quando avremo bisogno di sapere dove andare, basterร tirare fuori la cartina dell’albergo, mentre i nostri obiettivi saranno riportati su un foglio di carta, che di volta in volta, in maniera analoga, ci ricorda cosa dobbiamo fare.
The Suicide of Rachel Foster si presenta come un prodotto ben curato: basti pensare a tutti i dettagli in ogni stanza. Durante la nostra prova siamo rimasti decisamente coinvolti, al punto da fare qualche ricerca per capire se questa storia avesse legami con qualche fatto di cronaca (possibile) o con Shining (ovvio). Facendo ricerche su Google e Wikipedia siamo arrivati a qualcosa, ma non sappiamo se si tratti di easter egg voluti o se siano solo coincidenze interpretate male: in ogni caso, averci spinto a documentarci significa aver colto nel segno. L’uscita di The Suicide of Rachel Foster รจ prevista nei prossimi mesi su PC, PlayStation 4 e Xbox One, e verrร accolta sicuramente con entusiasmo, soprattutto dal pubblico che ha apprezzato il giร citato Firewatch, ma anche dai fan delle opere thriller/horror, non per forza videogiocatori. Promosso!