Dopo aver rilanciato, e soprattutto rinnovato il franchise, Assassin’s Creed è pronto a tornare con un’ambientazione epica come l’Antica Grecia: viene ripreso dunque quanto di buono fatto con l’Egitto, con realtà e leggenda che si intrecciano, aggiungendo però alcuni dettagli. Alla Gamescom siamo riusciti a provare il nuovo titolo della serie, in uscita fra poco più di un mese, il 5 ottobre: la build disponibile prevedeva due delle modalità di gioco, puntando su queste e non su ciò che sarà il gameplay base di Assassin’s Creed Odyssey. Niente missioni principali quindi, “solo” un assaggio di qualcosa che già abbiamo visto nella saga, come le battaglie navali e gli scontri fra intere fazioni sul campo di battaglia: questa volta, però, il tutto è influenzato dai dialoghi e dalle nostre scelte.
Una volta preso il pad, la prima scelta è stata se giocare con Alexios, il protagonista maschile, o Kassandra, la ragazza: non dovrebbero esserci differenze riguardo le abilità, ma già viene data una certa libertà all’utente. Le decisioni da prendere però non finiscono qui, perché anche quando siamo andati alla ricerca delle missioni abbiamo dovuto pensare a come rispondere. Siamo abbastanza certi che in questa demo non fosse così decisivo il modo in cui abbiamo deciso di replicare, ma in ogni caso abbiamo potuto toccare con mano questa novità. Se da un lato però tutto questo concesso al giocatore di sentirsi totalmente coinvolto, dall’altra, chi preferisce la parte action a quella RPG potrebbe aver trovato lento il ritmo: non che ci siano dialoghi così lunghi, ma un conto è premere un tasto per iniziare la missione, mentre un altro è leggere cosa è successo e pensare a come rispondere, impiegando 2-3 minuti.
Le battaglie navali, come già visto nei capitoli precedenti (Assassin’s Creed 3, Assassin’s Creed 4: Black Flag e Assassin’s Creed Origins), sono molto care a Ubisoft, che cerca sempre di inserirle nei propri titoli. I comandi sono praticamente gli stessi di 12 mesi fa, pertanto non è stato molto difficile capire come muoversi. Dopo un breve dialogo in cui, come dicevamo prima, bisognava decidere come rispondere, si inizia la missione al timone di un veliero spartano, che prevedeva la distruzione di tre navi ateniesi riconoscibili dalle vele azzurre, ma ci è capitato di scorgere una terza fazione di colore nero che ha attaccato prima noi e poi i nostri obiettivi, facilitandoci dunque la vita, almeno in questo frangente. Una volta portata a termine questa prima parte della missione, abbiamo usato l’occhio dell’aquila per scovare e uccidere gli ultimi tre nemici, con l’opportunità di provare il combat system, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
L’altra modalità inserita è uno scontro fra interi eserciti e, anche qui, era possibile iniziare la missione dopo un dialogo interattivo. Non si tratta di uno dei “soliti“ scontri visti finora nella saga, ma qualcosa di diverso, seppur già osservati in parte: in Assassin’s Creed Syndicate, infatti, era possibile assumere il controllo dei vari quartieri londinesi, anche se lì si parlava più di risse con schieramenti di 10-12 persone. Questa volta invece il numero era veramente superiore, al punto che spostarsi sul campo di battaglia era tutt’altro che semplice. Il nostro scopo era uccidere ovviamente i nemici, con una particolare attenzione ai capitani, riconoscibili dalla corona vicino al proprio livello. L’impresa non è stata semplice da portare a termine, visto che eravamo noi stessi preda di chiunque. In questo frangente abbiamo potuto scorgere l’esistenza di un combat system leggermente diverso dal solito, avvicinandosi molto più a quello dei classici RPG: utilizzando una combinazione di tasti, il giocatore poteva utilizzare quattro skill speciali, utili in queste occasioni. Per il resto la mappatura dei comandi sembrerebbe essere la stessa di Assassin’s Creed Origins, poiché non abbiamo avuto difficoltà nel muoverci o attaccare, anche se al primo tentativo sul campo di battaglia abbiamo miseramente fallito.
Assassin’s Creed Odyssey è molto simile al suo predecessore ambientato nell’Antico Egitto, con il quale condivide moltissimi elementi, dalle ambientazioni ai tasti, al gameplay in generale, ma non si tratta però di due titoli uguali per numerosi motivi. Il primo di tutti è la storia: mentre Origins ci narrò la nascita effettiva del Credo degli Assassini (e del loro caratteristico logo), poco più di 2000 anni fa, adesso, trovandoci 4 secoli prima delle vicende di Bayek, la trama sarà totalmente diversa e verrà esplorato chissà quale aspetto della setta. In più, bisogna tener conto delle scelte che faremo, che a loro volta muteranno il corso degli eventi, anche se non sappiamo ancora in che modo: non resta che attendere il 5 ottobre, giorno in cui Assassin’s Creed Odyssey sarà finalmente disponibile sugli scaffali italiani.
Clicca sulla copertina per leggere
