[Gamescom2018] Provato: Daymare 1998

Ispirato a Resident Evil e Dead Space, Daymare 1998 si vuole imporre sul mercato indie come un punto di partenza per Invader Studios, il team di sviluppo italiano. Abbiamo avuto modo di provare il gioco durante la Gamescom 2018, scoprendo le sue meccaniche action, ma anche puzzle. Vediamo insieme se gli appassionati del genere horror apprezzeranno questo titolo.

Daymare 1998 ci ha messo nei panni di un soldato che sta cercando di capire cosa รจ successo dentro una struttura devastata da quella che sembra essere una vera e propria carneficina: l’oscuritร  mostrerร  a tratti cosa c’รจ attorno a noi, nascondendo nell’ombra decine di cadaveri. I movimenti sono piuttosto semplici e di fatto ricordano particolarmente i primi horror in terza persona di Capcom, specialmente Resident Evil 4, ma anche il giร  citatoย Dead Space. C’รจ anche un sistema di gestione delle risorse, quali medikit, munizioni e altri strumenti che possono aiutarci durante la partita. Ci saranno ben tre personaggi nel corso dell’intera durata del titolo, che dovrebbe aggirarsi attorno alle sette ore di gameplay.

Una creatura mostruosa sarร  presto annichilita.

Ci ha sorpresi la possibilitร  di combinare tantissimi oggetti, ma soprattutto la soluzione che Invader Studios ha trovato per quanto riguarda i proiettili, i quali saranno inseriti singolarmente all’interno delle cartucce. Di quest’ultime ne avremo una quantitร  piuttosto limitata e per introdurre le munizioni nella pistola (o fucile che sia) dovremo agire con particolare attenzione. Premendo il tasto per rifornire l’arma, i proiettili residui andranno sprecati, in quanto effettueremo una “ricarica veloce”. Invece, in caso tenessimo pigiato il pulsante a lungo, il soldato inserirร  i colpi piรน lentamente. Nessuna paura: in caso di pericolo potremo sempre riprendere tutti i caricatori gettati via, in modo da non perderli definitivamente. Il sistema di mira non ha alcun tipo di problema, รจ semplice ed efficace, permettendoci di uccidere il nemico con due o tre colpi in testa, a seconda della tipologia di arma e zombie. Ci รจ piaciuta molto anche l’idea del team di inserire un accessorio, molto simile al Pip-Boy di Fallout, dove troveremo l’inventario, la mappa, i documenti e lo stato di salute. Quest’ultima statistica puรฒ essere visualizzata tramite una luce led posta proprio sul dispositivo, osservabile anche senza premere l’apposito tasto. Tuttavia, accedendo a questo menu, avremo informazioni piรน dettagliate, come virus e altre variazioni di stato. Sarร  anche possibile muoverci mentre teniamo l’inventario aperto, per non farci colpire dai nemici. Questi, inoltre, potranno saltarci addosso e costringerci a pigiare ripetutamente un tasto per evitare di farci mangiare.

La sensazione di poter essere attaccati da un momento allโ€™altro ci accompagnerร  sempre.

Daymare 1998 รจ stato prodotto in Unreal Engine 4 ed il lavoro di ottimizzazione delle luci รจ a dir poco magistrale. Siamo rimasti sorpresi dagli effetti luminosi delle fiamme, dei macchinari dei laboratori e molto altro. Anche le animazioni dei personaggi presenti si sono rivelate piuttosto soddisfacenti. Ci sono alcuni piccoli problemi che andrebbero risolti, come lโ€™assenza di un vero e proprio feedback visivo, che indichi al giocatore quando colpisce oย viene attaccato: ci siamo dovuti quasi impegnare per capire quando, se si dava un pugno ad uno zombie, questo andava a segno o mancavamo il bersaglio, in quanto il mostro ci metteva del tempo a retrocedere. Non ci sono particolari difetti e quelli che abbiamo riscontrato nel corso della demo sono sicuramente piccolezze risolvibili nel tempo, visto che il gioco รจ ancora in sviluppo.

Tre personaggi per altrettante storie ci accompagneranno durante la nostra avventura.

I puzzle si sono rivelati essere semplici da completare, ma c’รจ voluto del tempo per renderci conto di come muoverci e cosa fare. Non dovremo uscire quasi mai da una stanza per risolvere un enigma e in questo modo non saranno mai annoiati o stanchi. Nel livello che abbiamo provato ce n’erano due in particolare: nel primo dovevamo attivare un generatore premendo dei tasti specifici su un macchinario, basandoci sulle informazioni di un computer a fianco ad esso. Nel secondo dovevamo regolare la temperatura di una sorta di celle frigorifere spostando delle celle da uno spazio all’altro su un altro PC. Una volta completato quest’ultimo, ci siamo trovati davanti una interessante e altrettanto spaventosa sorpresa: dopo aver raccolto un oggetto, alle nostre spalle รจ apparso uno zombie piรน grande e veloce di quelli visti poco prima. Ci sono voluti alcuni tentativi per sconfiggerlo, ma alla fine siamo riusciti a proseguire. Con questo boss ci siamo resi conto che per sopravvivere in Daymare 1998 รจ necessario riuscire a ottenere quante piรน munizioni possibili ed esplorare ogni singolo angolo delle stanze in cui ci entreremo.

In arrivo prima su PC, poi su PlayStation 4 ed Xbox One nel corso del 2018, Daymare 1998 riuscirร  sicuramente a conquistare i giocatori di tutto il mondo. Si tratta di un gioco che vuole riprendere i canoni classici, non per riutilizzarli, ma per evolverli in qualcosa di piรน fresco e moderno. Quando abbiamo chiesto riguardo una versione per Nintendo Switch, ci รจ stato risposto che questa รจ โ€œfattibileโ€. Tuttavia, il team vuole concentrarsi principalmente sulle altre piattaforme, presumibilmente per attendere una prima vera risposta da parte del grande pubblico. Sarร  una battaglia interessante, quella di Daymare 1998, ma Invader Studios ha tutte le carte in regola per portare avanti unโ€™opera dal grandissimo potenziale ed ambizione, dal momento cheย vogliono riportare in vita un genere che si รจ andato leggermente a perdere nel tempo: ci stanno riuscendo alla perfezione. Per maggiori informazioni, potete visitare il sito ufficiale del team e dare un’occhiata ai lavori.

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