Insomniac Games è, senza ombra di dubbio, una delle software house più talentuose presenti nel panorama videoludico, capace, grazie ad un senso dell’umorismo particolarmente spiccato e ad una capacità creativa senza eguali, di concepire brand freschi, frizzanti, magnetici e dannatamente divertenti. Qualche esempio? Impossibile non citare Spyro, il franchise d’esordio della casa di sviluppo, l’immortale Ratchet & Clank, presente su ogni console Sony dal lancio di PlayStation 2 in poi, il cupo e maturo Resistance o lo scanzonato e irriverente Sunset Overdrive. Malgrado l’edificazione di saghe iconiche e immediatamente riconoscibili, nessuna delle IP precedentemente citate ha permesso allo studio di compiere quel fatidico salto di qualità necessario tanto per conquistare totalmente il grande pubblico quanto di imporsi (esattamente come successo a Naughty Dog dopo il rilascio di Uncharted prima e The Last of Us poi) come uno dei team migliori in circolazione. Ecco quindi che Marvel’s Spider-Man sembra giungere proprio al momento giusto: un brand illustre, celeberrimo e apprezzatissimo, assolutamente in grado di concedere sia al titolo che alla stessa Insomniac la giusta visibilità dei player e perfettamente capace, magari, di suggellare con un grande successo anni di onorata carriera e prodotti di spessore. Giunti alla Gamescom di Colonia abbiamo avuto l’opportunità di provare una ricca demo della produzione, riuscendo a testare in maniera approfondita tanto il sistema di combattimento quanto l’esplorazione: ci avranno convinto? Scopriamolo insime.
A livello narrativo, purtroppo, la demo da noi testata non presentava molti spunti in merito, essendo comunque una prova piuttosto limitata; nonostante questo abbiamo avuto l’opportunità di intuire molto sulla caratterizzazione dei personaggi, soprattutto di Peter, il quale ci è parso giocherellone, un po’ burlone e assolutamente nei canoni del brand. Tra i numerosi character con cui potremo interagire nel corso dell’avventura possiamo scorgere la presenza di Mary Jane Watson, Miles Morales, Aunt May, Norman Osborn, Yuri Watanabe e Black Cat, con la possibilità , tra l’altro, di impersonare Mary anche in fasi di gameplay, le quali allo stato attuale parrebbero esclusivamente stealth. Malgrado le ovvie affinità con il fumetto e le trasposizioni cinematografiche, Insomniac in più occasioni ha ribadito l’assoluto distacco con ogni produzione riguardante l’Uomo Ragno, proprio per assecondare la veemente volontà di raccontare qualcosa di nuovo, in modo tale da stupire anche, e soprattutto, i cultori dell’arrampicamuri, fin troppo abituati a vedere il proprio supereroe preferito trapiantato in ogni medium. Il Parker della software house californiana è un ragazzo di ventitré anni, appena diplomato e ricco di potenziale, pronto per realizzare incredibili progetti nel campo delle neuroscienze, la sua specializzazione. Purtroppo, oltre a quanto descritto in queste poche righe, non possiamo aggiungere altro, ma ormai l’attesa è quasi finita: il 7 settembre scopriremo interamente la trama di Marvel’s Spider-Man, e capiremo se il titolo risulterà all’altezza delle aspettative.
L’elemento che però ha ovviamente catalizzato interamente la nostra attenzione è stato il gameplay, il quale ci è parso dinamico, fluido e straordinariamente divertente. Innanzitutto è opportuno scindere la giocabilità in due tronconi fondamentali e assolutamente connessi tra di loro: l’esplorazione del mondo di gioco e il combat system. Per quel che concerne la prima, non appena preso il pad in mano abbiamo sin da subito provato una sensazione di grande mobilità e libertà : destreggiarsi leggiadri per le strade di New York ha un fascino tutto proprio, anche catartico se vogliamo, reso mai frustrante e sempre divertente grazie ad un sistema di lock dei punti in cui agganciarsi che non vi lascerà mai da soli, consentendovi di girovagare per la metropoli senza difficoltà . Oltre alla possibilità di dondolarvi da una parte all’altra della mappa, per rendere il sistema di movimento nettamente più frenetico, sarà possibile anche accelerare durante le fasi in volo, camminare sui muri ed effettuare poderosi balzi in grado di proiettarvi immediatamente nei cieli della capitale. Insomma, una meccanica di spostamento perfettamente concepita oltre che realizzata, la quale rappresenterà , a tutti gli effetti, una delle vere attrazioni del gioco.
Parlando invece del combat system, non appena sganciati i primi destri sui poveri malcapitati, si avvertirà chiaramente il richiamo al Free Flow System della serie Arkham, ovviamente ricostruito sulla figura di Spider-Man e ampliato mediante la presenza di chicche davvero interessanti. Difatti, se ben ricordate, il sistema di combattimento del Cavaliere Oscuro risultava veloce e dinamico, apparendo quasi scivoloso da quanto il personaggio schizzava da un nemico all’altro: ebbene, questo elemento, oltre a sembrare nettamente più consono alla figura dell’Uomo Ragno, è stato anche migliorato, consegnando nella mani dei player un mix di meccaniche frenetiche, intuitive ed estremamente spettacolari. La vera unicità presente nei combattimenti della produzione, però, sarà l’interazione ambientale, innestata perfettamente nell’essenza del gioco e mai complicata da attuare: in qualsiasi momento, infatti, esclusivamente nelle vicinanze degli oggetti sparsi per le arene, si potrà scagliare sui nemici qualsiasi tipo di strumento contundente, indebolendo sensibilmente gli avversari. Sportelli delle auto, cestini della spazzatura, bombe esplosive lanciate dagli avversari, mattoni e tanto altro ancora: qualsiasi arnese potrà essere scagliato contro i contendenti, devastandoli in pochissimo tempo.
Molto interessante in questo senso è la concatenazione delle combo: difatti, esattamente come per Batman, una volta raggiunto uno specifico numero di attacchi consecutivi avremo l’opportunità di eseguire una speciale finisher, che polverizzerà istantaneamente gli avversari. Inoltre, meccanica davvero intrigante, potremo assorbire la barra delle combo anche per ripristinare la salute del protagonista, potendo così evitare una morte certa, la quale potrebbe giungere molto facilmente data l’aggressività degli avversari. Altro aspetto particolarmente succulento sarà l’opportunità di impiegare in battaglia degli speciali gadget, i quali garantiranno dei vantaggi non indifferenti durante gli scontri: noi abbiamo avuto modo di provare delle mine in grado di intrappolare più nemici contemporaneamente, un differente tipo di ragnatela e una bomba dall’alto potenziale offensivo. Infine, ogni tuta posseduta dal protagonista avrà a disposizione un colpo unico speciale (attivabile ogni volta riempita la barra delle combo completamente) il quale apparirà perfetto per stordire definitivamente un numero elevato di contendenti. Se, poi, ci soffermiamo a riflettere sul fatto che nel corso dell’avventura i costumi potranno essere sostituiti, possiamo aspettarci davvero un’ottima diversificazione.
In conclusione, Marvel’s Spider-Man ci è sembrato, a nostro modo di vedere, uno dei titoli a tema arrampicamuri più riusciti in assoluto, convincendoci sia grazie alla presenza di un sistema di combattimento finalmente articolato e complesso, impreziosito tanto dall’interazione ambientale quanto dai gadget extra posseduti dal protagonista, che da una modalità esplorativa ben congegnata e riuscita. Il 7 settembre è dietro l’angolo, e noi di VMAG non vediamo l’ora di vivere completamente l’avventura dell’amichevole Spider-Man di quartiere.
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