Provato il multiplayer di Call of Duty: Black Ops 4

Nonostante il brand di Call of Duty sia nato dalle strabilianti capacitร  di Infinity Ward, uno dei primissimi team in grado di reinterpretare la frenesia, l’azione e la spasmodica ricerca di adrenalina tipica degli FPS su PC sugli schermi delle console dell’epoca, non รจ di certo un mistero che Treyarch, il secondo studio di sviluppo inglobato da Activision in ordine cronologico, sia stata poi la software house migliore a saperlo reinventare, ampliare e impreziosire di tratti peculiari ed unici, in grado di proiettare il franchise verso vette inesplorate. Difatti, l’avvento di Black Ops cambiรฒ per sempre il DNA della saga, consacrando sia la modalitร  zombie come una delle piรน apprezzate della serie che le ottime capacitร  narrative della casa, capace di propinare una storia matura, cupa e convincete, divenuta fin da subito un cult per i fedeli follower di CoD. Non a caso la decisione di escludere dal pacchetto iniziale la campagna di Call of Duty: Black Ops 4 lasciรฒ di stucco numerosi giocatori, non tanto per la reale partecipazione alla componente single player (apprezzata, a dire il vero, da una cerchia ristretta di utenza), ma proprio per la grande abilitร  del team nella realizzazione di impianti narrativi di un certo spessore, conditi, in ogni episodio, da scene mozzafiato e costruiti attorno a personaggi carismatici e dal forte impatto emotivo. Malgrado ciรฒ, grazie alla beta privata rilasciata in questi giorni, noi di VMAG, carichi di aspettative, abbiamo avuto l’opportunitร  di testare a fondo la sezione online diย Black Ops 4, rimanendo sรฌ in parete delusi dall’impossibilitร  di provare Blackout (la Battle Royale in salsa Call of Duty, la quale verrร  resa disponibile in anteprima a settembre), ma anche positivamente colpiti dalle ottime potenzialitร  dell’online del nuovo CoD.

Inizialmente, almeno dai primi trailer, sembrava che la giocabilitร  della produzione fosse fin troppo legata al suo predecessore, priva di quegli spunti innovativi capaci di giustificarne l’acquisto: specialisti riproposti e apparentemente poco diversificati, un gunplay fin troppo derivativo e una sensazione generale opprimente di dรฉjร  vu, il quale impediva di scorgere le reali potenzialitร  dell’inedito capitolo. Ebbene, malgrado questo alone di scetticismo, possiamo affermare con certezza che, pad alla mano, Call of Duty: Black Ops 4 risulta davvero eccezionale: incredibilmente frenetico, dannatamente convulso e in grado di conferire al giocatore uno stato perenne di adrenalina e tensione. Difatti, รจ impossibile non notare un incremento sostanziale della velocitร  del personaggio, il quale avrร  l’opportunitร  di spostarsi molto piรน rapidamente che in passato e di correre per un lasso di tempo superiore rispetto alla durata dello scatto degli episodi precedenti; la rinnovata mobilitร , insomma, se abbinata alle dimensioni delle cinque mappe da noi provate di piccola/media taglia, regalerร  agli utenti un’azione sfrenata continua, molto vicina a quella provata inย WWII di Sledgehammer Games. Oltre alla potenziata agilitร  dei movimenti sono state apportate diverse modifiche davvero interessanti: su tutte svetta l’aumento piรน che sensibile dei punti vita, i quali sono passati dai 100 usuali di ogni titolo targato Activision ai 150 diย Black Ops 4, che consentiranno uno spazio di manovra maggiore nei momenti di difficoltร . Certo, nonostante l’incremento del 50% dei life points non si avrร  mai la sensazione di poter sfuggire alla morte con facilitร , in quanto con tutta probabilitร  รจ stato esteso anche il danno delle armi, con l’obiettivo di non sbilanciare eccessivamente i combattimenti a favore della sopravvivenza.

Qui possiamo ammirare la novitร  presente in Black Ops 4: l’attrezzatura.

In piรน, l’elemento maggiormente rivoluzionario introdotto per la prima volta con il nuovo capitolo sviluppato da Treyarch รจ l’assenza dell’autorigenerazione della salute, la quale potrร  essere ricaricata esclusivamente attraverso l’impiego di specifiche fiale utilizzabili ogni qual volta feriti da un avversario, dovendo attendere per giunta un esiguo tempo di ricarica di un paio di secondi da un’iniezione all’altra. A conti fatti questa innovazione stravolgerร  sensibilmente gli scontri a fuoco, i quali appariranno tanto febbrili e al cardiopalma quanto leggermente piรน strategici, impedendo ai player di gettarsi completamente nella mischia e costringendoli, invece, a studiare un piano d’attacco che preveda anche una frazione di tempo dedicata alle cure. Sempre legata alla vita, cosรฌ come in Infinite Warfare, sarร  ben visibile la barra degli HP avversaria, cosรฌ da avere costantemente ben chiara la situazione del conflitto bellico. Seppur migliorie quasi collaterali, nel complesso e articolato ecosistema online di Call of Duty, le aggiunte appena citate sono apparse ben congegnate, attentamente studiate e, infine, perfettamente inserite, capaci a nostro avviso sia di variare leggermente la formula ormai consolidata del franchise che di lasciare graniticamente intatta l’essenza della saga: nient’altro che azione senza troppi calcoli supplementari. A completare il pacchetto delle variazioni al classico stile da sempre adottato dal brand vi sarร  anche la diminuzione del numero di combattenti negli scontri (mediante il passaggio da 6vs6 a 5vs5), con il chiaro scopo di rendere le battaglie piรน strategiche e meno confusionarie: ciรฒ non intaccherร  in alcun modo l’azione e la possibilitร  di trovare contendenti sulla propria strada, in quanto l’esclusione di un player per team in ogni match รจ stata sapientemente bilanciata dalle dimensioni minute delle location, tutte molto contenute ed edificate tentando di indurre contrasti continui. Durante la beta abbiamo avuto l’opportunitร  di testare ben cinque mappe: Contraband, Frequency, Seaside, Payload e Gridlock. Tutte ci sono sembrate ben costruite e strutturate, ricche di cunicoli secondari per sfuggire all’assalto nemico e mai eccessivamente dispersive o incapaci di tenere viva l’attenzione e la tensione. Per gli amanti degli sniper, perรฒ, รจ sicuramente opportuno sottolineare che l’utilizzo dei cecchini sarร  particolarmente arduo in Black Ops 4, in quanto l’estensione non propriamente pronunciata degli ambienti, unita alla grande rapiditร  dei personaggi, non incoraggerร  particolarmente l’impiego di fucili lenti e ingombrati come quelli di precisione. Staremo a vedere come la community interagirร  con questo handicap.

In questa sezione potremo usufruire del potenziale bellico degli equipaggiamenti, i quali potranno sostituire quello unico dello specialista.

Obiettivamente, una delle feature che maggiormente appariva riciclata e riadattata daย Black Ops 3 era chiaramente la presenza degli specialisti, i quali, almeno dalle clip rilasciate, risultavano fin troppo vicini, anche negli attacchi speciali, a quelli utilizzabili nel capitolo precedente, lasciando trasparire una carenza innovativa piuttosto allarmante: avendo avuto, perรฒ, l’opportunitร  di testare ben dieci di loro possiamo asserire con una certa sicurezza che ci sbagliavamo di grosso, in quanto la strategia adottata non รจ stata banalmente quella di aggiungerne di nuovi, ma gli sviluppatori hanno proprio optato per una ristrutturazione completa del loro impiego. Difatti, ora, l’utente, oltre ad usufruire dei servigi offensivi delle skill del soldato scelto, potrร  anche impiegare in battaglia “l’equipaggiamento speciale”, ovvero degli strumenti bellici supplementari dal tasso di distruttivitร  nettamente inferiore rispetto all’abilitร  base del proprio beniamino, ma ugualmente efficace se impiegati nel giusto contesto. Il giocatore, ad esempio, potrร  lanciare granate a grappolo, mine di prossimitร , dardi capaci di evidenziare la posizione dei nemici, droni stordenti, adoperare il rampino per spostarsi rapidamente da una parte all’altra della mappa e molto altro ancora, dovendo, ovviamente, saperne gestire anche l’utilizzo, in quanto dotati di un tempo di ricarica variabile in base alla loro efficacia. Insomma, รจ piuttosto evidente la volontร  dei developer di voler accrescere le possibilitร  di approccio agli scontri senza perรฒ complicare eccessivamente la formula di base. Per quel che riguarda, invece, gli stili di combattimento degli specialisti, ne avremo davvero per tutti i gusti, partendo dai guerrieri maggiormente offensivi, passando per quelli strategici e tattici e culminando con quelli “semplicemente” di supporto: il player avrร , infatti, l’opportunitร  di usufruire della potenza devastante di un lanciafiamme, effettuare uno schianto gravitazionale in grado di spazzare via ogni nemico nel raggio d’azione, impiegare uno speciale visore perfetto per evidenziare gli avversari attraverso le pareti, edificare una sorta di trincea portatile, applicare uno scudo difensivo, fornire munizioni ai propri compagni e chi piรน ne ha piรน ne metta.ย Sicuramente qualcuno di essi dovrร  essere necessariamente leggermente ricalibrato e bilanciato, ma in generale, considerando lo status ancora di beta, non ci possiamo lamentare. Interessante anche se un po’ limitante l’obbligo di scegliere uno specialista differente per ogni membro del team, pensato per conferire la giusta importanza ad ogni componente della squadra: da un lato, infatti, ciรฒ รจ assolutamente comprensibile nel caso in cui si giochi con i propri amici, dove ognuno ha un compito specifico e l’obiettivo รจ la vittoria del gruppo, ma entrando in partita in solitaria, invece, l’impossibilitร  di selezionare il beniamino preferito a causa della scelta precedente effettuata da un altro player infastidisce e frustra soltanto, impedendo, a nostro avviso, di godersi appieno il match.

Ecco i dieci specialisti disponibili nella beta.

Call of Duty: Black Ops 4, inoltre, abbandona completamente lo stile austero di personalizzazione caratteristico di WWII per riabbracciare l’amato Pick 10: nientepopodimeno che la possibilitร  di impiegare ben dieci slot di customizzazione a piacimento, potendo trasportare un’arma principale e una secondaria adornabili con sei accessori ciascuna, sfruttare il potenziale strategico delle attrezzature – strumenti supplementari in grado, ad esempio, di fornire bonus aggiuntivi come difesa maggiorata, velocitร  supplementare nella ricarica degli attacchi degli specialisti e serie di punti ottenibili con minore sforzo – e attingere alle abilitร  extra dei tanto amati perks, suddivisi nelle solite tre categorie e selezionabili anche in questo caso fino ad un massimo di sei impiegando le celeberrime Wildcard (carte capaci di annettere piรน optional agli strumenti di morte e piรน skill al personaggio) tipiche dei Black Ops. Senza ombra di dubbio, le opportunitร  offerte dal Pick 10 sono davvero infinite, perfetto nel conferire all’utente la seducente sensazione di controllo completo del proprio soldato, avendo la facoltร  di strutturarlo in base allo stile di combattimento prediletto. Certo, รจ anche vero che dopo ben dieci anni di riproposizione, bene o male, della medesima struttura, qualche sincera obiezione su un mancato rinnovamento e svecchiamento generale appare assolutamente lecita: sicuramente non รจ semplice apportare migliorie ad un sistema cosรฌ ben collaudato, apprezzato e funzionale, ma rimane il fatto che qualcosa in piรน, considerando anche l’assenza della campagna single player, e la successiva concentrazione di tutte le energie sul multigiocatore, si poteva fare. Per quanto riguarda le armi, invece, le classi saranno le tipiche presenti in ogni capitolo della serie: fucili d’assalto, mitragliette, mitragliatrici pesanti, shotgun e sniper, per una buona diversificazione piuttosto tradizionale. Malgrado lo stile abituale nella configurazione dei tipi di equipaggiamenti, ciรฒ che stupisce e coinvolge totalmente รจ il loro strabiliante feedback, l’inebbriante sensazione assaporata una volta premuto il grilletto, l’estasiante soddisfazione nel constatare i differenti responsi da arma ad arma, anche e soprattutto tra quelle appartenenti alla stessa categoria: un lavoro davvero di grande spessore, che testimonia lapalissianamente l’intenso sforzo profuso nel concepimento dell’arsenale.

Tutta la versatilitร  e completezza del sistema di personalizzazione Pick 10.

Per quel che concerne il comparto tecnico, anche se soltanto una beta,ย Call of Duty: Black Ops 4 ci รจ apparso in linea con gli standard del brand, contraddistinto da un frame rate ancorato saldamente ai 60 fps e da una qualitร  grafica generale nella norma: nulla da segnalare insomma. Chiaramente abbiamo riscontrato qualche problemino legato alla stabilitร  dei server e ai tempi di attesa troppo prolungati per l’inizio di un match, ma nulla di assolutamente compromettente, anche considerando lo status non definitivo del codice.

In conclusione,ย Call of Duty: Black Ops 4 ha tutte le carte in regola per risultare l’ennesimo grande successo di Treyarch, in quanto rappresenta ed esemplifica perfettamente la summa di tutte le esperienze accumulate nel corso degli anni dallo studio di sviluppo: gameplay ben saldo al terreno e senza doppi salti o esoscheletri potenziati, ritmo incalzante, frenetico e altamente adrenalitico, interessanti introduzioni mai viste prima nella saga (come l’assenza dell’autorigenerazione della salute e l’aumento dei punti vita) e un gunplay estremamente soddisfacente e galvanizzante. La validitร  della componente online, insomma, malgrado la riproposizione della medesima struttura di base presente in ogni capitolo (eccetto alcuni casi), non รจ in dubbio, ed ora non ci resta che attendere l’altra portata principale (Blackout) per comprendere appieno di che pasta รจ fatto il nuovo Call of Duty.

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