Rockstar Ate My Hamster: l Lato Bizzarro della Discografia

1989 –  Da non confondersi col più “recente” Zombies Ate My Neighbors (1993), Rock Star Ate My Hamster era un simulatore di manager discografico in cui ci toccava gestire la carriera di una promettente band dal lancio dei primi singoli alla conquista dei vertici delle classifiche internazionali.

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Nel caso in cui il povero Cecil Pitt non fosse riuscito a portare la band in cima alle classifiche nel giro di 1 anno, la casa discografica avrebbe chiuso i battenti!

L’acquisizione di questo singolare obiettivo sarebbe ovviamente passata per una lunga serie di step produttivi, il primo dei quali orientato alla selezione dei 4 componenti di base del gruppo, da un potenziale bacino di circa 50 aspiranti Pop-Star. Versioni più o meno grottesche delle più note celebrità del panorama musicale degli eighties, detti musicisti presentavano qualità, difetti e sfumature caratteriali diverse, il che avrebbe ovviamente spianato la strada al verificarsi di un cospicuo ventaglio di clamorose eventualità.

Tra improvvise overdose da stupefacenti, invidie assassine e capricci da prima donna, la vita del nostro alter ego – il promoter Cecil Pitt – andava in tal senso trasformandosi in un vero e proprio incubo, da cui solo i gamer più scaltri sarebbero mai riusciti a salvarlo. Visivamente gradevole, con le riuscite caricature di artisti quali Michael Jackson, David Bowie, Stevie Wonder e Madonna a farla da padrone, il titolo della Codemasters trovava nella pratica interfaccia gestionale alla base del rispettivo gameplay un propulsore alquanto efficace, arrivando ovviamente ad eccellere sotto il profilo sonoro.

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Tempo di provini: la nostra Tina Turnoff avrà il proverbiale X-Factor?

Se aggiungiamo al tutto l’irresistibile humor britannico che ne caratterizzava la sceneggiatura, si ottiene pertanto il profilo di un prodotto senz’altro bizzarro, ma tanto brillante ed originale da restare vantare ancora oggi i tratti dell’unicità assoluta.

Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.