C’è chi incolpa i videogiochi per l’eliminazione della Germania al mondiale

Una degli eventi che ha fatto più scalpore durante i mondiali di calcio che si stanno svolgendo in questi giorni in Russia, è stato sicuramente l’eliminazione della Germania durante i gironi. I tedeschi infatti, in tutta la loro storia, non si erano mai trovati a non superare il primo turno nella fase finale del trofeo più importante. Analizzando dei dati statistici, si potrebbe andare a riscontrare il fatto che negli ultimi anni la squadra detentrice del trofeo non si è poi qualificata per gli ottavi del mondiale successivo in diverse occasioni (la Francia nel 2002, l’Italia nel 2010, la Spagna nel 2014). Gruppo più anziano di quattro anni, problemi tecnici e via discorrendo. Ma c’è chi prova ad attribuire la mancata qualificazione ai videogiochi, anche qui. Stando a quanto riporta il quotidiano tedesco Bild, infatti, i calciatori si divertivano fino a notte fonda con “i vari” FIFA o Call of Duty, al punto che il ct Joachim Low e il team manager Oliver Bierhoff avrebbero staccato collegamenti internet per non permettere sfide tra stanze o con altri amici. “Troppi giocatori erano concentrati su loro stessi” ha ammesso l’ex bomber di Udinese e Milan nei giorni scorsi. Il giornale Welt parla invece di bambini in vacanza o ad un pigiama party, più che professionisti adulti in missione per il titolo. Che sia stato questo il reale motivo, almeno a noi, sembra poco probabile, anzi, ma c’è chi per giudicare un fallimento sportivo, evidentemente, prova ad attaccarsi a tutto.