Recensione Crash Bandicoot N. Sane Trilogy [Xbox One]

Dodici mesi fa parlavamo del grande ritorno di Crash Bandicoot, icona Naughty Dog degli anni ’90, nata e cresciuta sulla prima console Sony. Vi raccontavamo del debutto del marsupiale in jeans su PlayStation 4: credevamo fosse un’esclusiva, che poi invece si รจ scoperta temporanea, tant’รจ che adesso รจ disponibile anche su PC, Nintendo Switch e Xbox One. Noi di VMAG abbiamo provato quest’ultima versione e, nonostante il joystick ci sia familiare, l’esperienza รจ un po’ diversa da quella che vi abbiamo proposto lo scorso anno, che potete recuperare cliccandoย qui. Cosa pensiamo? Continuate a leggere la nostra recensione per scoprirlo.

Il titolo raccoglie i primi tre capitoli della saga, rispettivamente Crash Bandicoot, Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot 3: Warped, con una nuova veste grafica, piรน moderna e meno squadrata rispetto al passato, grazie al lavoro svolto da Vicarious Visions, che si รจ decisamente concentrato su quella, lasciando quasi invariato tutto il resto, con i pro e i contro di vent’anni fa. Non essendoci stati stravolgimenti nel 2017, non ci aspettavamo novitร  a riguardo adesso, soprattutto su Xbox One, che fra le altre piattaforme sulla quale รจ sbarcato il marsupiale รจ quella piรน simile alla PlayStation 4, al punto che quando si accende la console sentiamo Cortex dire “un ritorno inaspettato”, nonostante di inatteso non ci sia piรน molto. In aggiunta perรฒ, dopo la gag di Crash squadrato che subisce il restyling, si arriva alla schermata iniziale, con la possibilitร  di vedere il trailer di Spyro, non ancora annunciato un anno fa.

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Per facilitarsi la vita รจ meglio usare i tasti direzionali rispetto alle levette analogiche.

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Come potete immaginare, il gioco in sรฉ รจ rimasto quello proposto su PlayStation 4, a sua volta lasciato quasi invariato dalle versione di vent’anni fa, quindi, almeno per quel che riguarda meccaniche e gameplay, c’รจ ben poco da raccontare, se non per i livelli Stormy Ascent e Future Tense, qualcosa di inedito, ma non di cosรฌ rivoluzionario. Le modalitร  in-game rimangono le medesime, cosรฌ come i nemici, con il Dr. Neo Cortex come villain principale e ricorrente. Per facilitarsi la vita รจ meglio usare i tasti direzionali rispetto alle levette analogiche, dal momento che la maggior parte dei salti, e dei movimenti in generale, avviene in maniera bidirezionale (avanti-dietro, destra-sinistra).

Coco Bandicoot in azione in uno dei nuovi livelli.

Altra meccanica ripresa dal titolo di un anno fa รจ la possibilitร  di usare Coco Bandicoot che, soprattutto per il pubblico femminile, potrebbe rappresentare una novitร  gradita e al contempo dare importanza alla sorella del protagonista, che non รจ mai stata troppo al centro del franchise. Su Xbox One i caricamenti sono incredibilmente veloci, forse fin troppo: se da una parte ha una connotazione positiva, visto che si ottimizzano i tempi, dall’altra non permette ai giocatori di leggere i suggerimenti che vengono proposti di volta in volta. Per quel che riguardano i tip, non sempre sono fondamentali, ma per un pubblico che si approccia alla trilogia senza mai averla provata prima, forse era il caso di farli apparire qualche secondo in piรน.

Non ci aspettavamo grandi novitร  rispetto alla versione proposta da Sony, e cosรฌ รจ stato. Quella provata su Xbox One probabilmente รจ, per caratteristiche, la piรน simile a PlayStation 4: sicuramente il PC (con la tastiera) e Nintendo Switch (con i Joy-Con) avrebbero portato un’esperienza diversa, mentre a noi รจ sembrata la medesima. A livello di giudizi, e di conseguenza di voto, non ci discostiamo molto dal pensiero di un anno fa, dal momento che il prodotto รจ sostanzialmente lo stesso e con quasi nulla di inedito, se non i due nuovi livelli proposti.