Recensione Shape of the World

Pochi giorni fa, durante l’E3, sono stati presentati trailer entusiasmanti e pieni d’azione, ma ci sono titoli che vanno nella direzione opposta e che puntano tutto sul lato esplorativo, come i walking simulator. Shape of the World, la prima opera del developer Hollow Tree Games, fa parte di questo genere e, tralasciando qualche piccola interazione con l’ambiente, non ci รจ consentito fare altro se non visitare l’ecosistema che ci circonda. Noi di VMAG lo abbiamo provato: continuate a leggere la recensione per scoprire cosa pensiamo di questo prodotto disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Switch.

Non si tratta di un videogioco d’azione e non punta nemmeno sulla longevitร , che si aggira sui 90-120 minuti circa, ma nonostante tutto riesce a coinvolgere, seppur per breve tempo. Completandolo in maniera “standard”, ovvero percorrendo il percorso da inizio a fine, abbiamo raccolto solo il 26% dei trofei disponibili e, di conseguenza, questo motiva a giocarlo nuovamente, per ottenere tutti gli achievement. I pochi elementi che compongono il titolo sono estremizzati, rendendolo unico e riconoscibile, ma a volte possono diventare un problema, un po’ perchรฉ ripetitivi, un po’ perchรฉ contribuiscono a confondere il giocatore.

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Bisogna solamente camminare e arrivare fino alla fine

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Il gameplay รจ molto semplice: bisogna solamente camminare e arrivare fino alla fine, partendo dalla valle, passando per riva, baia, palude, bosco, foresta tropicale, grotte e montagna, per concludersi in cima, che รจ anche la meta finale del nostro viaggio. Di azioni da fare ce ne sono ben poche: innanzitutto alcuni blocchi di pietra possono essere attivati e, una volta aver interagito con 4-5 di questi nella stessa area, fanno apparire una scala in aria che ci permette di spostarci da una zona all’altra. Dopo aver completato l’esplorazione di un ambiente, allora possiamo passare a quello successivo. A illustrarci la via c’รจ una sorta di V rovesciata, come una freccia, che ci indica le zone in cui andare e che segna anche il punto d’ingresso: dopo averla traversata, tutto ciรฒ che ci circonda cambia colore.

L’ambiente รจ formato, oltre alle rocce giร  citate precedentemente, anche da animali di varie dimensioni e alberi, con quest’ultimi che possono essere distrutti per darci una sorta di slancio in grado di aumentare la nostra velocitร . C’รจ la possibilitร  di raccogliere oggetti e piantare semi, ma non รจ del tutto chiara l’effettiva utilitร  di ciรฒ. Verso la fine del gioco, infine, รจ possibile anche saltare verso delle pietre speciali che, anche se distanti, possono attirarci come se fossero dei magneti, permettendoci di raggiungere punti altrimenti inaccessibili. La colonna sonora รจ coerente con il tipo di prodotto e si ha sempre la sensazione che quel che ascoltiamo sia sempre in armonia con ciรฒ che ci circonda.

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La grafica minimal purtroppo non sempre รจ supportata dai colori.

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I lati negativi del gioco si riducono sostanzialmente a due elementi, e a nostro parere influiscono sul giudizio. Innanzitutto non ci sono spiegazioni di alcun genere: si รจ catapultati in-game e viene solamente mostrato che con un tasto si interagisce con il mondo circostante e con un altro si piantano semi, la cui utilitร  resta ancora dubbia. La grafica minimal purtroppo non sempre รจ supportata dai colori: soprattutto nei luoghi con poca luce รจ difficile capire dove si va, se si รจ contro un muro o se semplicemente si sta vagando al buio. Il tutto รจ aggravato anche dai livelli con pioggia, seppur graficamente ottima, che rende ancora piรน problematico vedere in che direzione si sta procedendo.

Di buono c’รจ sicuramente che non si avranno mai le stesse sensazioni perchรฉ l’ambiente cambia in continuazione, sembrando ogni volta un posto nuovo.ย L’altro lato della medaglia, perรฒ, รจ che non avendo riferimenti spaziali rischieremo di visitare il medesimo luogo senza rendercene conto. La direzione artistica del titolo ne alza la qualitร  ma il voto risente, non tanto della longevitร , tollerabile per un walking simulator indie, quanto per la mancanza di informazioni di alcun genere o il dover procedere a caso quando si รจ al buio, rischiando di rendere frustrante un’esperienza che dovrebbe essere l’opposto. Nel complesso Shape of the World รจ promosso, nonostante un gameplay fin troppo snellito e uno stile minimal che invece di semplificare, complica.

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