Lo Yeti è una delle figure più affascinanti e misteriose.
In bilico tra leggenda e realtà, sono in molti a credere davvero nell’esistenza di questo “uomo delle nevi”, e l’ultima espansione di Far Cry 4 – La Valle dello Yeti è proprio incentrata su questo mistero. Ma perchè fermarsi al videogioco quando si può organizzare una vera spedizione alla ricerca dello Yeti? Ubisoft non ci ha pensato due volte, e nel mese di ottobre finanzierà un viaggio di un gruppo di esploratori italiani del team Explora Nunaat International, ed è coinvolto anche il Dipartimento di Scienze Biologiche e Ambientali dell’Università di Bologna (BiGeA).
L’addestramento del gruppo di avventurieri è iniziato proprio oggi, e in questi 6 mesi dovranno imparare a sopravvivere e utilizzare l’attrezzatura necessaria per affrontare le sfide del profondo ghiacciaio Drolambau in Himalaya, luogo dove i nativi credono fermamente nell’esistenza dello Yeti. La spedizione di Ubisoft inoltre non avrà il solo scopo di ricerca dell’uomo delle nevi, ma contribuirà anche il completamento di un acquedotto nel villaggio di Jaga, fornendo così acqua alla vicina scuola che accoglie 470 bambini.
L’operazione quindi mescola avventura, ricerca e soprattutto opere umanitarie. Noi non vediamo l’ora di scoprire come andrà a finire questa spedizione, e non possiamo che congratularci con Ubisoft per la sua idea, oltre ad augurare buona fortuna per la riuscita dell’impresa… sperando solo che se mai si arriverà all’incontro con lo Yeti questo sia più amichevole di quello visto in Far Cry 4.