Waiting for E3 2018: Bethesda Softworks

Perfetto, arriva il momento di parlare di Bethesda ed è il mio turno. Sfrego il Mysterious Stranger che ho sul braccio, bacio il poster di The Elder Scrolls V: Skyrim alle mie spalle e tocco, come fosse un peperoncino, il tappo Nuka Cola appeso allo zaino. Ah, quasi dimenticavo di dare un buffetto al POP di Blazkowicz. Ora sono davvero pronto per affrontare questo E3.

[su_heading size=”30″ margin=”5″]IL PUNTO DELLA SITUAZIONE[/su_heading]

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Che cosa ci aspetta, quindi, in questa Bethesdaland 2018 che durerà (a quanto pare) più di tre ore? Vediamolo insieme:

  • RAGE 2: Prima missione, rilanciare il brand. Il capitolo precedente era un po’ scricchiolante, un bell’armadio ma con i cassetti rotti. Le promesse fatte da Bethesda, legate sopratutto alla libertà di scelta durante le missioni single player, non sono state mantenute. Ergo, questo nuovo episodio deve assolutamente far ricredere tutti. Hanno giocato parecchio (divertendonci parecchio) sul trailer d’annuncio, svelando il solito tripudio di colori, adrenalina e morti tipici della saga. Manca un vero gameplay, ed è proprio questo che ci aspettiamo.

Ora abbiamo un problema. La casa di Rockville non ha annunciato altro, nulla di sicuro almeno. Il Senior Vice President of Marketing Peter Hines, però, durante un’intervista a Dualshockers ha detto:

Non posso darvi nessun indizio su cosa annunceremo e quando saranno sugli scaffali. Ma vi dico, abbiamo molto di cui parlare all’E3. Che lo sappiate o no, è l’inferno in Terra per noi questo E3. Siamo in mezzo a un sacco di programmazione e lavoro, ma sono molto eccitato.

Perciò tutto quello che segue è pura speculazione:

[su_heading size=”30″ margin=”5″]POSSIBILI SORPRESE[/su_heading]

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  • Doom: “[..] It’s the hell on Earth for us [..]”. Questa non passa inosservata. Doom si candida a gioco dell’E3 Bethesda, con un (probabile?) annuncio lanciato come teaser dalle dichiarazioni di Hines. Un seguito? Un DLC? Nessuno lo sa per certo, eppure siamo in trepidazione.
  • The Elder Scrolls: Qui volevo arrivare. Ogni 4 anni, circa, The Elder Scrolls fa un passo avanti. Nel 1994 Arena, nel 1996 Daggerfall, nel 2002 fu il turno di Morrowind, mentre nel 2006 arrivò Oblivion. Cinque anni dopo fu l’ora di Skyrim, tre anni prima di Online. Tralasciando lo spin-off Legends uscito nel 2016, l’ultimo grosso titolo legato alla serie è stato proprio The Elder Scrolls Online. La data era il 2014, incrociamo le dita. Non vogliamo tanto, basta un piccolo teaser per sperare.
  • Fallout: In realtà, l’idea di vedere un quinto capitolo quest’anno potrebbe essere fantascienza. Sicuramente più facile è un porting su Nintendo Switch. I fan lo chiedono, Fallout è stato rivisto in ogni salsa, manca solo questo.
  • Prey: Facile, quasi scontata, la sua presenza all’E3. Arkane Studios infatti ha rilasciato, pochi giorni fa, uno screen riportante la scritta “If you believed they put a man on the Moon”. Probabile quindi l’annuncio di un DLC che porti Morgan Yu a spasso sulla Luna. Improbabile l’annuncio di un sequel, né di un porting.
  • Dishonored: La mina vagante. Corvo Attano potrebbe tornare sui nostri schermi, i tempi sono maturi ormai. Smaltita la passione legata a La morte dell’Estrerno, potrebbe essere ora di tornare in azione. Oppure, più realisticamente, potrebbe esserci l’annuncio di un altro DLC. Auspicabile, anche qui, sarebbe un porting su PSVR o su Nintendo Switch, ma le forze di Arkane Studios potrebbero essere impegnate da Prey. 
  • The Evil Within: Qui la situazione è diversa. Un anno fa si vociferava di un porting su PSVR, e ora, con le luci di un possibile sequel lontane, potrebbe essere arrivato il momento. Sicuramente il guanto di sfida verrebbe lanciato a The Inpatient, però servirebbe una grossa revisione per stare al passo.
  • Nuova IP: Niente è impossibile in casa Bethesda e le tre ore, in qualche modo, bisogna riempirle. Una nuova IP potrebbe essere all’orizzonte, nonostante niente trapeli da Rockville. Il disimpegno di Tango Gameworks non può durare per sempre, pertanto è possibile che Zenimax abbia messo al lavoro i suoi su qualcosa di nuovo. Sicuramente, a meno di un The Elder Scrolls VI o di un Fallout 5, gran parte del palco potrebbe essere proprio di questa nuova IP. Ormai da troppo tempo nel Maryland sono fissi su quelle poche proprietà, tant’è che l’unico annuncio ufficiale, per ora, è quello di RAGE 2, il più inaspettato.

Alla fine Bethesda potrebbe sorprenderci tutti. Quel poco che è stato annunciato deve ridare fiducia all’unico brand mai completamente apprezzato della casa. Il resto è fantasia, ma siamo sicuri che qui ce ne sia davvero tanta. Basta attendere dal 9 all’11 giugno (sappiamo che è dura), oppure rimanere aggiornati su VMAG!

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