Recensione Omensight [PlayStation 4]

Omensight è un gioco d’azione con una forte componente narrativa in cui dovremo rivivere lo stesso giorno sotto molteplici prospettive per risolvere un intricato mistero. Quest’opera è ambientata nello stesso mondo di Stories: the Path of Destiny, da cui riprende anche alcune delle sue meccaniche fondamentali. Urallia, una terra abitata da animali antropomorfi, è scossa da una sanguinosa guerra tra l’impero di Pygaria e il regno di Roditaria, ed è proprio nella notte della battaglia decisiva per l’esito del conflitto che la nostra avventura inizia. Giocheremo nei panni dell’araldo, una figura mitologica che si dice appaia solo quando la fine del mondo è prossima, e che è in grado di assorbire le anime di chi è in fin di vita. Durante uno scontro veniamo a conoscenza che Vera, la “sacerdotessa senza dio”, è stata assassinata. Ciò ha rimosso il sigillo che tratteneva Voden, l’incarnazione del vuoto, una creatura mostruosa e mastodontica dalle fattezze di serpente. A questo punto, una misteriosa strega ci porterà all’albero della vita, con cui potremo tornare all’ultima alba del possessore di una delle anime che abbiamo raccolto, per cercare di scoprire chi ha ucciso Vera e fermarlo. Come avrete intuito da questa lunga intro, la trama, tra viaggi nel tempo e complotti, è abbastanza complessa e contorta, ma anche molto interessante.

Il gameplay è quello di un classico hack ‘n’ slash, e non introduce particolari novità. Ciononostante, i combattimenti sono sempre fluidi e divertenti e, nelle fasi più avanzate del titolo, saranno anche abbastanza impegnativi. Per imparare nuove abilità dovremo ottenere punti esperienza e pregare ad un altare ai piedi dell’albero della vita, mentre per potenziare le nostre statistiche e equipaggiamento sarà necessario usare l’ambra, che si raccoglierà nei livelli. In più, potremo utilizzare l’abilità del nostro compagno per fare pesanti danni ad area od ottenere dei buff temporanei. Tutte le nostre skill avranno un sistema di mira e cooldown che ricorda molto quello dei MOBA. Inoltre, il gioco è pieno di aree segrete o bloccate da sigilli, che potremo sbloccare ottenendo determinate chiavi e tecniche: per questo, nonostante spesso dovremo ripetere gli stessi livelli, le nuove zone offriranno sempre delle novità abbastanza significative.

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Spesso dovremo prender parte a duelli all’ultimo sangue con quelli che nel giorno precedente erano nostri alleati.

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L’aspetto sicuramente più interessante di Omensight è la sua narrativa non lineare. Infatti, potremo scegliere tra quattro personaggi chiave nella storia, e rivivere al loro fianco la giornata precedente alla catastrofe, così da ottenere degli indizi su chi abbia risvegliato Volden. Selezionando più volte lo stesso compagno, potremo anche provare a fare scelte diverse, come separarci da questo per esplorare una nuova area, uccidere o meno un personaggio, o anche rivelargli ciò che sappiamo, e convincerlo ad aiutarci. Gli indizi, a difficoltà normale, saranno segnalati in verde, inoltre, nell’albero della vita, potremo consultare il globo delle indagini per rivedere tutti i dati e le informazioni ottenute, e pianificare la nostra prossima mossa. Visto che per scoprire la verità dovremo combattere insieme ai guerrieri di entrambe le fazioni, spesso dovremo prender parte a duelli all’ultimo sangue con quelli che nel giorno precedente erano nostri alleati, e per questo man mano sveleremo la vera natura e le motivazioni di tutti i principali attori del conflitto.

La battaglia decisiva tra Pygaria e Roditaria.

La grafica, che è realizzata in cel-shading, è molto gradevole e si adatta perfettamente all’ambientazione fiabesca del titolo. Anche i disegni per le cut-scene in 2D sono fatti con molta cura, e i personaggi sono ben caratterizzati, sia esteticamente che nella loro psicologia. Il comparto sonoro è ottimo, in particolare la soundtrack, che contiene alcuni brani composti da un’orchestra e da un coro davvero d’impatto, che ricordano un po’ le eccellenti musiche di Nier: Automata. Anche il doppiaggio, disponibile solo in inglese, è di alta qualità.

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Il titolo soffre di frequenti e fastidiosi cali di framerate, soprattutto nelle aree con più oggetti a schermo.

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Arriviamo alla nota dolente: il gioco, almeno su una PlayStation 4 standard, presenta vari problemi tecnici, anche piuttosto gravi. Ci è capitato, per esempio, di rimanere incastrati nei muri e di dovere per forza ricaricare la partita, perdendo buona parte del progresso, oppure, quando era richiesto l’aiuto del compagno per spostare un masso, l’intelligenza artificiale ha deciso di non collaborare, precludendoci dei bonus. Inoltre, il titolo soffre di frequenti e fastidiosi cali di framerate, soprattutto nelle aree con più oggetti a schermo. La traduzione in italiano dei testi è generalmente buona, tuttavia, le frasi riportate sono spesso completamente diverse da quelle dette in inglese, e ne sconvolgono il significato, a volte addirittura tralasciando degli indizi utili.

Per concludere, Omensight è un ottimo gioco, dove spiccano i divertenti combattimenti, anche se non c’è nulla di particolarmente originale, mentre la meccanica di tornare indietro nel tempo per scoprire nuovi indizi è davvero intrigante e aumenta molto la rigiocabilità. Purtroppo, però, alcuni difetti tecnici rischiano di rovinare in parte l’esperienza, almeno nella versione PlayStation 4. Comunque, se siete interessati alla narrativa interattiva proposta da questo titolo, o semplicemente se volete giocare un hack ‘n’ slash con una storia interessante, vi consigliamo caldamente quest’opera.

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