Nel 1974 usciva il primo libro di The Worst Witch (qui in Italia sotto il nome di Una Strega Imbranata), serie di romanzi fantasy di Jill Murphy, a cui la scrittrice ha dato continuità fino al 2013 con altri 6 capitoli. Protagonista era Mildred Hubble, ragazzina senza origini nobili nel mondo delle streghe che entra in una scuola di magia, ma che viene ricordata dalle compagne più per il caos che crea che per il suo talento. Il parallelo con Atsuko Kagari e con Little Witch Academia è lampante. Nato come film animato e poi diventato serie (disponibile in Italia su Netflix), il mondo che descrive le vicende di “Akko” e delle amiche è riuscito a ritagliarsi la sua nicchia di fan, che gli è valso anche l’adattamento nel videogioco pubblicato da Bandai Namco e in uscita quest’oggi su PlayStation 4 e PC. Se volete, continuate quindi a leggere qui sotto per sapere cosa ne pensiamo di Little Witch Academia: Chamber of Time, testato sulla console Sony.

Parlavamo di quella caratteristica che contraddistingue le due streghette citate precedentemente: l’essere tanto volenterose quanto imbranate. Little Witch Academia: Chamber of Time è ambientato all’inizio delle vacanze scolastiche per le alunne di Luna Nova, in un arco temporale tra la prima e la seconda serie televisiva. La professoressa Finneran, proprio per il primo giorno di vacanza, manda in punizione Akko, dicendole di mettere a posto tutti i libri della biblioteca. Per ragioni che scoprirete andando avanti con la storia, la strega troverà tra gli scaffali un passaggio segreto che porta alla misteriosa camera dell’Horologium, portale che collega con mondi paralleli nello spazio e nel tempo. Chiamate le inseparabili amiche Lotte e Sucy, combinerà un pasticcio che costringerà lei e le sue compagne a rivivere la stessa giornata all’infinito. Per questo, il vostro compito, durante le tante ore di gioco, sarà quello di trovare il modo di spezzare l’incantesimo.

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 Il fattore tempo alza sicuramente il tasso di sfida, ma è bilanciato da uno sensazione d’ansia semi continua.

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La storia di per sé non racconta nulla di trascendentale, è decisamente spensierata ed in linea con le controparti animate, ma diventa perfettamente funzionale a quello che andrete a fare durante il gioco. Little Witch Academia: Chamber of Time unisce parti di dialogo, di esplorazioni e di sub-quest all’interno di Luna Nova, con dungeon pieni di combattimenti contro mostri nella camera dell’Horologium (un po’ come succede in Persona). Elemento fondamentale del prodotto Bandai Namco, come fa intendere il titolo, è il tempo: inizierete ogni giornata con l’orologio che punta le otto di mattina. Ogni due ore (un’ora del gioco equivale a 1 minuto e mezzo nella realtà) si aggiorneranno le missioni secondarie (qui chiamate sub-eventi) e, quando arriverà la mezzanotte, ritornerete automaticamente alle otto di mattina. Questo vuol dire che, per risolvere le quest, dovrete stare in un determinato luogo in una determinata ora. Alcune di esse avranno anche una disposizione cronologica non semplicissima da comprendere. Il fattore tempo alza sicuramente il tasso di sfida, ma è bilanciato da uno sensazione d’ansia semi continua. Arrivare ad un passo dal punto esclamativo per attivare la missione e scavallare per un attimo l’ora potrebbe crearvi qualche fastidio, e fidatevi, succederà. Ovviamente, poi, per mandare avanti la storia dovrete seguire la quest principale, che sarà sempre segnata di rosso sulla mappa.

La voglia di girare per Luna Nova, però, è tanta, e dopo corse a destra e sinistra vi sembrerà veramente di far parte dell’accademia. Inizialmente tenderete a perdervi per scale e corridoi, e aprirete e chiuderete la mappa dell’edificio in continuazione. Poi però, a poco a poco, la vostra memoria inizierà a lavorare nel modo giusto. Il cuore di Little Witch Academia: Chamber of Time, però, è sicuramente quello relativo ai combattimenti all’interno dei dungeon della camera dell’Horologium. Sparse per l’istituto troverete delle chiavi che attiveranno particolari zone di questa stanza. Alcune saranno fondamentali per mandare avanti la missione principale, altre (le minori) serviranno soprattutto per trovare oggetti per le sub-quest, equipaggiamenti e per livellare. Ogni dungeon è formato da un certo numero di stanze e in ognuna di queste potrete trovare dei mostri, dei tesori o dei boss (che sono segnati e ben visibili). Fin dall’inizio del gioco avrete a disposizione le 7 protagoniste della storia: le già citate Akko, Lotte e Sucy, più Amanda, Constanze, Jasminka e Diana. Ognuna di loro avrà a disposizione tre attacchi base diversi a cui potrete unire sei diverse magie, di cui parleremo nel paragrafo successivo. Ogni volta che entrerete in un dungeon dovrete portarvi una strega a capo del gruppo (che sarà quella che utilizzerete voi) più altre due di supporto che muoverà la CPU. Il capo del gruppo scelto darà dei diversi bonus alla formazione durante la discesa nelle segrete (se sceglierete Constanze, ad esempio, verrete aiutati in battaglia dai suoi minibot).

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Ogni magia è legata ad una costellazione. La Chioma di Berenice, ad esempio è connessa con l’incantesimo Guarisci.

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Prima abbiamo accennato alle magie, altro punto di forza di Little Witch Academia: Chamber of Time. Ne potrete assegnare fino a sei diverse ad ogni streghetta. Alcune possono essere condivise tra tutte, altre sono esclusive di determinati personaggi. Partirete con le quattro più semplici, per poi sbloccarle man mano che andrete avanti nella storia o trovandole in particolari scrigni misteriosi. Ogni magia è legata ad una costellazione. La Chioma di Berenice, ad esempio è connessa con l’incantesimo Guarisci: le tre stelle che ne fanno parte sono i tre diversi livelli in cui è possibile sviluppare tale magia. Una volta poi assegnate nei sei slot, potrete utilizzarle in battaglia combinando L1 con triangolo, quadrato e cerchio, oppure L1+R1 con gli stessi tre tasti. Ad aumentare nettamente le ore di gioco, ci pensano le due modalità online presenti nella torre di Luna Nova: Labirinto Sotterraneo e Specchio Spettrale. Nel primo (affrontabile anche in single player) dovrete scegliere una strega e unirvi ad un team con altri due giocatori per provare a superare più dungeon possibili (fino a 999): a seconda dei livelli completati si otterranno diverse ricompense. La sostanziale differenza tra le due modalità e che Nel Labirinto Sotterraneo non è possibile utilizzare due personaggi uguali. Purtroppo, però, visto l’assenza di giocatori, non siamo riusciti a testare queste modalità online.

A livello visivo, il titolo di Bandai Namco funziona estremamente bene. La grafica cartoonesca trasmette benissimo quelle sensazioni che arrivano dalla serie animata, e anche la scelta dei personaggi in due dimensioni all’interno di un mondo 3D caratterizzato da una forte sviluppo orizzontale dei livelli è un bel vedere per gli occhi, così come lo sono anche i filmati animati che di tanto in tanto intervallano le sessioni di gameplay. Purtroppo, però, dobbiamo dire che abbiamo riscontrato alcuni problemi legati al framerate: in alcune zone in particolare, noterete cali di fluidità anche abbastanza decisi. Un vero peccato. Per quanto riguarda il comparto audio, siamo anche qui su livelli molto alti, con gli archi e i fiati tipicamente da fantasy stregonesco a fare da protagonisti. Il tema principale della schermata dei titoli, lo stesso della serie animata, regala sempre forti emozioni, e anche la scelta di brani diversi per orari diversi della giornata funziona alla grande. Il doppiaggio in giapponese, poi, con le voci delle streghette, e quella di Akko in particolare, vi regalerà più di un sorriso.

In conclusione, Little Witch Academia: Chamber of Time è un must have per i fan dei film e della serie animata. È un GDR che funziona bene, che far venir voglia di concludere le tante missioni disponibili mentre si gira tra i corridoi e i saloni di Luna Nova. Stessa cosa può essere detta per quanto riguarda i dungeon, il sistema di livellamento dei personaggi e le magie. Anche chi non conosce la storia di Akko e delle sue amiche potrà apprezzare il titolo (ci sono dei recap che parlano in grandi linee della storia precedente al gioco). Lo stile è estremamente gradevole e, per quanto il fattore tempo può mettere una certa ansia al giocatore, la voglia di fare cose riesce ad avere la meglio. Il sistema di combattimento è semplice da mettere in pratica, ma allo stesso tempo profondo e con tante scelte diverse. Decisamente promosso.