Recensione Coffee Crisis

Quando parliamo di Coffee Crisis è opportuno citare la sua software house, Mega Cat Studios, casa di sviluppo indipendente formata da un gruppo di retro-amatori delle console del passato. Il team ha dato vita a molteplici opere per Sega Genesis, Super Nintendo e NES, trasportando i videogiocatori negli anni ’80 e ’90. Coffe Crisis racconta le gesta di Nick e Ashley, due baristi di un “coffe shop” che, grazie ad una moka e a un sacco di juta, si uniranno al combattimento sulla Terra contro l’invasore. In questo caso il nemico è una razza aliena, chiamata Smurglian, che ha come intento quello di portar via tre grandi pilastri del genere umano: il caffè, la musica metal e il Wi-Fi gratuito. L’avventura può essere gestita sia in giocatore singolo che in cooperativa, in un mondo invaso da creature tutt’altro che amichevoli.

Per godere a pieno regime Coffee Crisis, vi dovrete armare di pad, dal momento che il titolo si presenta come il classico Beat ‘em up con visuale in terza persona. Il player è chiamato ad affrontare ondate di nemici, costituite da alieni e mutaforma con sembianze umane, che prendono l’aspetto di innocenti anziani pronti a colpirvi con il bastone da passeggio. Il menù si propone con caratteri fin troppo evoluti rispetto alle avventure del passato, con uno stile distante anni luce dal retrò e caratteristiche che rispecchiano un videogame dei giorni nostri. Cominciata la partita, il gioco ci chiederà se vogliamo utilizzare i modificatori, che in base alla fortuna dell’utente complicheranno o semplificheranno le sorti della partita. Questa meccanica, se utilizzata, verrà aggiornata livello dopo livello aumentando di molto la difficoltà.

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Coffee Crisis è un Beat ‘em up fin troppo lineare che, in molti casi, rischia di perdere originalità.

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I livelli si prestano ad uno stile di gioco lineare: le diversificazioni da uno scenario all’altro non sono molte e ciò che manca è proprio un tocco di originalità. D’altro canto il comparto mosse si presenta ben nutrito: il giocatore può ricorrere all’uso di attacchi base, in volo, caricati e usare la propria mossa speciale, utile per spazzare via i nemici più aggressivi. Inoltre l’interazione con l’ambiente ci permette di poter raccogliere oggetti come mazze da baseball, tubi in ferro o baguette per rendere le skill leggermente più potenti. Distruggendo alcuni elementi che compongono il livello si possono trovare power-up che vanno ad incrementare il danno, forniscono invulnerabilità o, nello stile più classico, curano il giocatore. Sostanzialmente procedere da un capitolo all’altro non è semplice, i combattimenti mettono a dura prova la pazienza del player, risultando spesso fin troppo meccanici e difficili da gestire.

Coffee Crisis
In Coffee Crisis non c’è niente di meglio che affettare qualche alieno con una katana!

Le vite, che fortunatamente possono essere trovate nel gioco, sono limitate e, se esaurite, sarete portati alla schermata di game over costretti a ricominciare tutto dall’inizio. Questa meccanica è tipica dei videogame del passato e, nel nostro caso, più che giusta; inoltre gli sviluppatori hanno introdotto una funzionalità che alla sconfitta permette di copiare una password livello, che, se inserita nel menù, vi farà partire da dove avete perso la partita. Naturalmente ciò è a totale discrezione dell’utente, in base al proprio stile di gioco e a come vuole affrontare l’avventura. Alcuni nemici, alla loro morte, lasceranno cadere un oggetto che vi permetterà di accedere ad un particolare minigioco: premendo compulsivamente un tasto del pad, vi cimenterete in una gara a chi beve più caffè tra voi e il vostro avversario e, tra l’altro, la sfida è un contenuto per sbloccare un trofeo su Steam.

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Le soundtrack metal riescono a dare al gioco uno sprint degno di nota.

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Un grande punto a favore del titolo sono le soundtrack, tipicamente metal, che riescono a dare il giusto sprint al gioco. In un picchiaduro a scorrimento del genere il caos è al primo posto e gli effetti sonori, uniti alla musica più che azzeccata, contribuiscono a creare un’atmosfera perfetta. La grafica, sebbene sia in pixel art, presenta diverse falle: il gioco, come detto in precedenza, si ispira a un gameplay tipico del retrogaming ma si perde con un font moderno ed effetti luce e particellari fin troppo distanti dal retrò. In conclusione, Coffe Crisis rappresenta un’opera che pecca di originalità e porta il giocatore in un ambiente privo di contenuti; Mega Cat Studios dovrebbe trovare una propria strada, rimanendo sulle macchine del passato, senza quindi rischiare con titoli ibridi che si perdono in un bicchiere d’acqua