Recensione Conan Exiles

In questo periodo, il mercato dei videogiochi è stracolmo di prodotti survival, basti pensare a titoli come Ark Survival Evolved, How to Survive, The Forest e tanti altri simili. Conan Exiles è finalmente arrivato al momento della verità: dopo aver rilasciato una fase early access, Funcom ha potuto migliorare l’opera grazie alla raccolta dei numerosi feedback inviati dai giocatori che hanno messo le mani sul prodotto negli ultimi mesi. Adesso, Conan Exiles si presenta come un survival con un’interessante componente crafting e una progressione immediata, un mondo sconfinato, godibile è variegato, ma con una serie di problematiche da tenere in considerazione. Disponibile solamente dall’8 maggio su PC, Xbox One e PlayStation 4, su cui è riuscito a vendere un milione di copie, pensiamo sia ora di tirare le somme.

Iniziamo dalla schermata principale: appena incominceremo la partita, ci troveremo dinanzi ad una personalizzazione del nostro alter ego digitale, dove potremo scegliere tra le tante opzioni disponibili. Le più importanti saranno razza d’appartenenza e religione, che garantiranno specialità uniche. Dopo aver selezionato i parametri, abbiamo avviato con l’avventura, scoprendo che il nostro personaggio si ritrova in mezzo al Deserto degli Esuli, crocifisso e senza alcuna speranza di scappare. Proprio quando sembra arrivata la fine, ecco che spunta in nostro soccorso Conan Il Cimmero, salvandoci e spiegandoci le sfide che dovremo affrontare. Completamente denudati, dovremo incominciare a fare scorta di materiali per sopravvivere, in modo tale da nutrirci e creare utensili dedicati alla caccia e battaglia sconfiggendo le numerose minacce, che useranno qualsiasi mezzo per porre fine alla nostra esistenza. A questo punto sono arrivati i problemi, perché l’opera non dirà nulla su come proseguire, lasciando il giocatore senza nessuna indicazione. Una lunga serie di quest, creata appositamente per guidare il player nell’avventura, sarebbe stata decisamente più gradita, soprattutto dai neofiti del genere.

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L’elemento chiave dell’intera produzione è la sopravvivenza.

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Parlando del combat system, punto molto a cuore agli sviluppatori, dobbiamo dire che, nonostante ci siano stati miglioramenti dall’accesso anticipato, risulta molto lento, poco convincente e a tratti noioso. Riassumendo, sarà un continuo utilizzo dei quattro comandi fondamentali: attacco leggero, pesante, schivata e parata. Pur risultando ben poco profondi, avremmo sicuramente apprezzato di più gli scontri se non fosse stato per i frequenti freeze e cali di frame rate, che li hanno resi fastidiosi ed estenuanti. Per concludere, quindi, gli scontri più velocemente ed evitare così un crash, ci siamo resi conto che dedicarci al crafting dell’equipaggiamento, cuore pulsante dell’opera, è la soluzione migliore, in quanto le opzioni a disposizione sono numerose e non impossibili da mettere in atto. Anche l’intelligenza artificiale non è il massimo: i nemici lasciano spesso delle aperture evidenti per sferrare degli attacchi, inoltre tendono a evitare come la peste l’acqua, via di fuga esageratamente semplice.

Nutrirsi e cercare materiali sarà fondamentale per la sopravvivenza

Uno degli aspetti positivi è la crescita rapida del personaggio, grazie alla quale potremo costruire nuovi oggetti per sopravvivere: non mancano ovviamente gli attributi, componente presente in ogni gioco di ruolo al giorno d’oggi.  Detto ciò, potremo gestire tali punti abilità a nostro piacimento, in modo tale da essere sempre preparati alle ostilità selvagge. La caccia è un elemento essenziale se vorremo vivere, perché dovremo nutrire il personaggio e non farlo morire di fame o sete. Se non agiremo in questo modo, la morte sarà certa e dovremo ripartire dall’inizio perdendo tutti i materiali e le creazioni fatte. Anche il menù, soprattutto se siete dotati di un pad, è davvero molto scomodo, e in situazioni molto pericolose questo difetta si amplifica, tanto da chiederci cosa abbia spinto il team a portare a termine una creazione così ostica.

Tirando le somme, Conan Exiles sicuramente non è un prodotto alla portata di tutti, soprattutto se non siete fanatici del genere survival. Il combat system sicuramente non eccelle, risultando spesso lento e grezzo, e a tratti rischia di rovinare l’esperienza. Per fortuna, il sistema di crafting è molto variegato e utile per creare utensili necessari per sopravvivere, come armi, armature e non solo. Anche sul fronte delle animazioni il titolo delude, in quanto esse rendono gli scontri poco convincenti e inverosimili. Sicuramente il team ha fatto del suo meglio per portare alla luce questo prodotto e continuerà a migliorarlo, ma una lunga serie di lacune non indifferenti per ora gli impediscono di distinguersi dai competitor.

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